Bruxelles e i "porno graffiti" che non sconvolgono più di tanto
Da qualche giorno a Bruxelles sono apparsi dei murales piuttosto espliciti sessualmente: un pene, una penetrazione, una donna stessa che si masturba, un vecchio nudo. Il primo è stato disegnato nel weekend del 17/18 settembre.
I graffiti sono apparsi in diverse zone della città, tra cui il quartiere di Saint Gilles, vicino alla avenue du Parc, e nei pressi di Place Stéphaniee, ancora non si sa a chi attribuirli: viste le dimesioni dei lavori quello che è un po' "strano" è che nessuno si sia accorto di nulla e che non si ci sia stato nessun tipo di problema con la polizia. Il primo, il pene, è stato disegnato sui muri di un edificio privato. (Qui una mappa con gli indirizzi)
Il primo sospettato è stato l'artista Bonom, all'anagrafe Vincent Glowinski, che contattato da RTBF ha invece rifiutato ogni attribuzione.
Il giornalista di Libération Jean Quatremer, che vive e lavora a Bruxelles (specializzato in questioni europee) ne ha parlato sulla sua pagina Facebook martedì:
"E sono tre. E' il terzo tag di sessuale gigante che vediamo apparire, questa volta sulla Avenue du Parc, a Saint-Gille: questa volta un pene. Un po' più lontano (a duecento metri), sulla rue des Poissonniers, nel quartiere di Bruxelles-ville c'è un altro graffiti ancora più suggestivo: un pene che penetra una vagina. Sulla Avenue Louise, vicino alla Place Stéphane, una donna che si masturba domina una delle strade più chic della città. L'autore o gli autori sono sconosciuti. Quello che è simpatico è che tutto questo non fa scattare nessuna polemica 'alla francese'. I graffiti sono lì e tutti se ne fregano".
Qualche reazione in realtà è arrivata, ma nemmeno troppo violenta in effetti. In Parlamento Vincent Henderick, capo gruppo del Centre démocrate humaniste (cdH), ha detto che quell'opera è fuori luogo a Saint Gilles, mentre l'assessore alla cultura, Carlo Luyckx, ha contattato il proprietario del muro ma, ha fatto sapere, l'amministrazione non ha ancora preso una decisione.