giovedì 14 luglio 2016 - Paolo Giardina

Boschi-Travaglio. I virtuosismi di Marco

... quella “bambolina”, che non è altro, del ministro Maria Elena Boschi, si è rivolta al virtuoso Marco definendolo “un noto giornalista, ascoltato da molte persone” apostrofandolo come uno “sparaballe”. Non sia stato mai.

JPEG - 86.6 Kb
Il direttore de “il fatto Quotidiano” Marco Travaglio

Marco Travaglio è uno di quelli che o si ama o si odia, non esistono vie di mezzo.

Si tratta del più importante servitore del popolo sovrano che l’umanità abbia mai conosciuto nel tempo e nello spazio. Almeno questo è quello che pensa di se stesso.

Ora, quella “bambolina” che non è altro del ministro Maria Elena Boschi, che sembra “imbambolata”, le apparenze ingannano, si è rivolta al virtuoso Marco definendolo “un noto giornalista, ascoltato da molte persone” e con la soavità che si addice ad una signora, per altro bellissima, lo ha apostrofato come bugiardo, in parole povere uno “sparaballe”.

Non sia stato mai. Quello ha un apposita rubrica Ma mi faccia il piacere”, del tipo "ma come si permette". 

Manco sono passate le 24 ore ed al sorgere del nuovo giorno, ecco la risposta: “Ma chi io?  Non mi sognerei mai di mentire, quello delle balle è l’unico terreno su cui partirei sconfitto in partenza”.

Bene, discutere sulla “balle” di Travaglio è tempo perso, dopo ore di inutili e “pallosi” dibattiti, essendo la valutazione del virtuosismo un fatto meramente soggettivo, ognuno rimarrebbe ancorato sulla propria posizione.

Ma c’è una cosa, che prescindere dalle “balle”, si erge a verità assoluta, plasmata nei secoli dall’esperienza popolare.

In Sicilia si dice: “Cu si vanta ca so vucca… u cchiù babbu è cu s’ammucca”.




Lasciare un commento