venerdì 4 ottobre 2019 - Piero Tucceri

Bollette pazze: due canoni Tv per una sola utenza!

Nei giorni scorsi mi è stata recapitata una missiva. Proveniva dalla Agenzia delle Entrate. Per cui, già leggendo quell'indirizzo, mi è venuta la pelle d'oca, considerata la straordinaria efficienza di questi novelli gabellieri. Con quella lettera, la stessa mi sollecitava a pagare l'importo relativo all'abbonamento alla televisione per l'anno 2016. C'è da ipotizzare che, successivamente, torneranno alla carica pretendendo il saldo anche degli anni successivi.

Quella richiesta, mi ha sorpreso, atteso che l'importo reclamato sia stato regolarmente corrisposto. La sola differenza, sta nel fatto che, fino al 2015, ero io l'intestatario del canone, mentre successivamente sia subentrato mio fratello, con il quale condivido l'abitazione ricevuta dai nostri genitori. Questo è successo dal momento che, avendo abbinato il pagamento del canone televisivo con quello dell'energia elettrica, essendo quest'ultimo intestato a mio fratello, abbiano proceduto (quindi, non noi) all'opportuno adeguamento. Non per questo, però, abbiamo smesso di pagare il canone televisivo, come del resto provano le relative ricevute.

Adesso è spuntato il paradosso: io e mio fratello dovremmo pagare, secondo la aberrante logica degli odierni gabellieri, due distinti canoni televisivi. A questo bisogna aggiungere che né io, né mio fratello siamo sposati. Condividiamo questa abitazione da una vita e riteniamo paradossale dover per questo pagare due distinti canoni televisivi. Seguendo questo illogico, immorale e illegale ragionamento, dovremmo analogamente pagare due distinte bollette della luce, del gas e dell'acqua?

Per avere chiarimenti su questa stravaganza istituzionale, ci simo rivolti per i necessari chiarimenti alla succursale dell'Agenzia delle Entrate di Avezzano (AQ). L'impiegata che ci ha ricevuti, è stata lapidaria: secondo le disposizioni vigenti, dobbiamo pagare non uno, ma due canoni televisivi! Immaginiamo il caso in cui in famiglia ci siano 4 o 5, se non più, figli. Allora, cosa succede? Si debbono per caso pagare altrettanti canoni televisivi? Se questa non è pura follia...!

Di fronte a una tanto penosa situazione istituzionale, dovremmo ora avviare le necessarie iniziative per far chiarezza su questo inquietante paradosso. D'altronde, è bene non dimenticare che questo in tanto succeda, in quanto viviamo in un paese ormai fuori da ogni impronta di legalità: viviamo non in un paese povero, ma in un “povero paese”, come ebbe giustamente a definirlo uno statista della levatura di Charles de Gaulle, il quale non è altro che l'immagine speculare di quel “volgo disperso che nome non ha” di manzoniana memoria.

Nei prossimi giorni, torneremo su questa deprimente vicenda per informare i lettori sui suoi successivi sviluppi.

 

Immagine, da:

https://www.remocontro.it/2016/01/28/linsopportabile-stupido-tormentone-rai-canone/

 

 

 


 

 




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