giovedì 7 dicembre 2017 - Camillo Pignata

Blitz fascisti: il ritorno allo squadrismo nel silenzio della politica

Fino ad oggi le forze politiche democratiche, le istituzioni, la classe dirigente hanno sottovalutato, dormito e girato la faccia di fronte ai rigurgiti fascisti, sicuri di un intervento dell'Europa in caso di necessità per la difesa della democrazia. Hanno sbagliato e sbagliano.

Quale Europa potrà essere il nostro scudo, quella che ha taciuto di fronte ai muri ungheresi e le intemperanze fascio razziste dei governi di questi paesi? Quella che ha tollerato e tollera le sevizie e le torture dei lager libici? E allora basta con la sottovalutazione dell’inerzia e le certezze fideistiche.

Queste servono solo ad aprire la strada ad un’assuefazione che ci consegnerà inermi a nuove azioni squadriste dal fascismo in poi. Occorre ripristinare la sovranità dello Stato sul territorio.

Se i fascisti che hanno fatto il blitz di Forza Nuova nella sede di “Repubblica”, le incursioni di Como e di Mantova lo sfregio ad Anna frank e ai martiri di Marzabotto, le manifestazioni, le commemorazioni, le intimidazioni violente, hanno compiuto reati punibili con l'arresto, arrestateli tutti. Se la legge non lo prevede, fate una legge apposita.

Se non lo fate, la prossima volta questa gente non si presenterà a mani nude, ma con i manganelli. Se il silenzio dei partiti della destra sulle azioni squadristiche, le sue giustificazioni di questi atti, il suo benaltrismo, realizza una complicità strisciante di queste forze politiche, denunciatele e isolate i partiti responsabili.

Se non lo fate, la prossima volta questa gente appoggerà apertamente i fascisti e farà alleanze con essi. Se nelle forze politiche che li rappresentano c'è una organizzazione che li guida, una strategia per intimidire, sopraffare, annullare tutte le attività che sono antirazziste per sostituirsi allo stato, scioglietele. Se c'è una fonte di finanziamento asciugatela.

Se non lo fate, autorizzate queste forze politiche a guidare una insurruzione armata.

E allora sarà troppo tardi.




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