martedì 7 novembre 2023 - La bottega del Barbieri

Besson e Scorsese: due grandi film in sala

visti da Francesco Masala

al cinema i film di Martin Scorsese e Luc Besson, da non perdere, e online un documentario su Gaza del 2009, di Maria Nadotti e Giuseppe Baresi

Killers of the Flower Moon – Martin Scorsese

Martin Scorsese non sbaglia un film da sempre, che il dio del Cinema lo conservi.

con una colonna sonora di Robbie Robertson (uno che di musica e indiani se ne intendeva) il film racconta una storia di rapina coordinata e continuativa ai danni delle tribù degli Osage, che abitavano in territori ricchi di petrolio.

il padrino della storia è William Hale (Robert De Niro), un padre padrone, amico paternalistico degli indiani Osage, regista del furto delle loro terre. Ernest (Leonardo DiCaprio) è il suo protetto, un uomo senza qualità, che sposa Mollie (Lily Gladstone), lei lo ama, lui forse, ma per conto del padrino, vuole i soldi di lei.

una scena sembra inutile, ma probabilmente è la più strana e rivelatirce del Potere.

il padrino fa parte della massoneria (quella di rito scozzese?), il Potere vero, Scorsese ci parla dell’oggi, di come nascono le ricchezze, le pulizie etniche, i furti di terre, e la massoneria regista e dominus di tutti.

il film dura tre ore e mezzo, sembra molto, ma tutti i minuti sono necessari per la storia, un western giallo, con l’FBI che riesce a dipanare la matassa.

il film è in molte sale, per fortuna, e lo stanno guardando in tanti, con sommo piacere, voglio pensare.

buona (imperdibile) visione.

 

DOGMAN – LUC BESSON

il film inizia così: “Ovunque ci sia un uomo infelice, Dio manda un cane a tenergli compagnia.”

la storia è così verosimile da essere in realtà vera, quella di un bambino chiuso in gabbia con i cani, che ha colpito Luc Besson.

protagonista è un bambino che non dimentica i suoi amici fedeli e sinceri.

i cani non sono 101, sono solo 65, e tutti bravissimi.

l’interpretazione di Caleb Landry Jones, che è Dogman, è da premio Oscar, al festival di Venezia erano distratti, non se ne sono accorti.

il film è stato abbastanza maltrattato dai critici laureati, e anche in sala ha avuto poco successo, peccato per chi non l’ha ancora visto.

buona (canina e imperdibile) visione

ps: il film ricorda, per i cani, e per l’ultima scena, White god, di Kornél Mundruczó

ecco SOTTO TREGUA GAZA, di Maria Nadotti e Giuseppe Baresi, del 2009

con Marco Baliani, Giuseppe Cederna, Pippo Delbono, Silvia Gallerano, Sandro Lombardi, Andrea Lupo, Licia Maglietta, Anna Nogara, Maria Grazia Mandruzzato




Lasciare un commento