giovedì 7 marzo 2013 - UAAR - A ragion veduta

Bersani propone punti laici: sul piatto anche unioni gay

Dalle elezioni è uscito un risultato che rende difficile la formazione del futuro governo, soprattutto per la mancanza di una maggioranza al Senato. Ma il segretario Pd Pierluigi Bersani ha comunque lanciato ieri, parlando alla Direzione del suo partito, i suoi otto punti programmatici in vista il prossimo esecutivo.

Tra le proposte, anche alcune esplicite su diritti civili, istruzione e ricerca che, sebbene in maniera timida, si muovono verso una direzione laica. Come, novità assoluta in Italia, una legge sulle unioni civili per gli omosessuali “secondo i principi della legge tedesca, che fa discendere effetti analoghi a quelli discendenti dal matrimonio e regola in modo specifico le responsabilità genitoriali”. Indicativamente, ieri Arcigay lamentava l’assenza di punti programmatici all’insegna della laicità e a favore della tutela dei diritti gay, ricordando “l’enorme opportunità di crescita per il Paese che offrirà la presenza nel prossimo Parlamento di una maggioranza laica”. E il Partito Democratico, con la presentazione delle proposte da parte di Bersani, sembra aver colmato proprio questa lacuna.

Tra i punti del segretario Pd anche una norma contro il femminicidio, quindi per tutelare i diritti delle donne. Non mancano proposte per l’istruzione e la ricerca: per la messa in sicurezza delle strutture scolastiche (si spera quelle della “scuola di tutti”), l’esaurimento delle graduatorie per i precari della scuola e il reclutamento di ricercatori.

D’altronde il Parlamento che è uscito dalle ultime consultazioni elettorali, a prescindere dalla questione comunque importante della governabilità, è più giovane e appare più laico. Quindi potenzialmente più recettivo rispetto alle proposte presentate dal leader del Pd. Non è un caso che dal mondo cattolico sia arrivato qualche segnale di preoccupazione subito dopo le elezioni. Tanto che il vicedirettore di Libero, Franco Bechis, ha calcato la mano parlando perfino di “zapaterizzazione” delle Camere. Il motivo? Una nutrita quota di parlamentari ha infatti sottoscritto l’appello di Arcigay ‘Tempo Scaduto’, che chiede ai politici iniziative concrete su quattro punti: lotta all’omofobia, matrimonio gay, modifiche alla legge 40 sulla procreazione assistita e alla legge 164 sulla transessualità.

Per quanto con fatica, la laicità comincia dunque a far capolino più spesso nel confronto politico. Un fenomeno che va di pari passo con il crescere dei timori degli ambienti ecclesiastici. Se son rose (anzi, viole del pensiero) fioriranno.




Lasciare un commento