martedì 16 gennaio 2018 - Domenico Attanasii

Berlusconi dalla D’Urso: "Non andare a votare è come suicidarsi"

"(...) per non dare l'Italia non solo a chi non è preparato ma che porta invidia e odio verso chi è ricco".

(Berlusconi, M5S setta, peggio di post comunisti '94 - ANSA) 
 

Così parlò il pregiudicato.

Il popolo si è visto redarguire per decenni da individui di pari statura e moralità di Berlusconi, già ex cavaliere, oggi interdetto:

"Abbiamo vissuto al di sopra delle nostre possibilità e adesso tocca ai nostri figli pagare i debiti".

Frase a effetto garantito e pure usata e abusata nelle campagne elettorali da parte di chi ci governa. Peccato per quelli che ci cascano, nel tranello. I fatti sono andati diversamente da come ce li hanno raccontati. I nostri genitori, il ceto medio, quelli che tiravano a stento la carretta a fine mese, negli anni 60/70/80, è vero... hanno fatto il passo più grande della loro gamba, indebitandosi e ipotecando il proprio stipendio per acquistare beni di consumo.

Televisore e lavatrice, frigorifero e cucina economica con il forno elettrico, asciuga capelli e cordless, automobile scatoletta utilitaria e motorino 50, quindici giorni al mare nella Pensione Mariuccia tanto cara a Briatore, scarpe Camperos e jeans della Levi's, impianto hi-fi e long-playng, pizza e birra il sabato sera e le bollette che si potevano ancora pagare prima della scadenza.

Facciamo tana all'inganno:

"Se i nostri genitori non avessero vissuto al di sopra delle loro possibilità, chi avrebbe sostenuto l'imprenditoria e le aziende produttrici di tutti quei beni pubblicizzati e resi indispensabili a bella posta?".

Basti pensare a una nota fabbrica italiana di automobili di Torino, che se non avesse dato una macchina a tutti gli italiani, e gli italiani non si fossero indebitati pur di averla, oggi invece di una squadra di calcio militante in serie A avrebbe a stento una Oratorio Football Club!




Lasciare un commento