giovedì 23 aprile 2009 - Professional Consumer

Bei tempi quando bastava il reddito per consumare

Solo per il settore auto, gli incentivi messi a punto in diciannove paesi, ammontano a 50 miliardi di $, come precisa la società di analisi Deloitte. Solo una parte dei 3.600 miliardi stimati per sostenere la crescita e stimolare la ripresa.

Crescita e ripresa sono insomma i precetti con cui i consumatori vengono richiamati all’ordine, a cui dobbiamo corrispondere con il nostro esercizio di consumo.

Bei tempi quando bastavano gli incanti della pubblicità e le sapienti prodezze del marketing per potervi corrispondere. Bei tempi quando bastava il reddito per poter consumare. Bei tempi quando si poteva abusare dei risparmi.

Ancora ieri si poteva, con le scorribande del credito al consumo e poi con il debito. Oggi no. Oggi si propongono incentivi, magari bonus.

Quella crescita e quella ripresa reclamano montagne di debito pubblico che oscurano il domani. Bene. Se vogliamo che quel domani sia un altro giorno occorre trovare nuovi equilibri, imporre una nuova misura al mercato.

Là, dove il lavoro produttivo svalutato e inflazionato non trova reddito adeguato, là dove il lavoro di consumo non trova riconoscimento nè ristoro, là in mezzo, tra una produzione in eccesso e un consumo indefesso, il debito ha sostituito la moneta per produrre ricchezza.

Qui deve trovare albergo un reddito di scopo che integri quelle insufficienze, retribuisca l’esercizio professionale del consumare, dia la stura alla domanda, stappi il tappo della crisi che imballa il meccanismo produttivo. Altro che “terra incognita".

Per approfondire il tema trattato: Professione consumatore (Paoletti D’Isidori Capponi Editori, marzo 2009).

 

 




Lasciare un commento