Battaglia ambientalista eco shopper addio, o quasi
Si dice che le scorte stanno finendo. Entro metà febbraio, così affermano i grandi nomi della distribuzione, tutti i sacchetti di plastica ancora presenti nei grandi magazzini e supermercati, non saranno più distribuiti, e quindi l’Italia dirà addio alla plastica tanto inquinante. Ma come sempre nulla sembra scontato. Dalla filiera dei produttori, rappresentati dalla sigla Unionplast, che ha fatto ricorso al Tar del Lazio. Infatti le aziende protestano contro la decisione di distribuire le scorte rimaste gratuitamente, dicendo che su di loro ricadono tutti i costi, così afferma il direttore generale dell’unione – Angelo Bonsignori. Il settore è già in crisi, di 4 mila dipendenti, due terzi sono in cassa integrazione, contratti di solidarietà, e ferie forzate. Ma sorge anche un altro problema: la normativa infatti è molto rigida, il divieto assoluto di commercializzare, e quindi distribuire i sacchetti una volta che sono terminate le scorte. Così stringente da scontrarsi con la normativa europea, la quale non vieta la libera circolazione delle merci, inclusi i tanto discussi sacchetti di plastica.
A Bruxelles si è avviata un’inchiesta preliminare. Così da tempo ha fatto anche
La data per l’eliminazione era fissata per il 1 gennaio 2011, poi prorogata di un anno. I negozi potranno solo smaltire le scorte di magazzino distribuendole gradualmente nell’anno. Ma ci chiediamo: ce la farà il nostro Pianeta ad accumulare un altro anno di inquinamento, senza che l’eco sistema ne risenta ulteriormente?