Basta ISEE cumulato a quello dei genitori. Tutti i disoccupati hanno diritto al sostentamento
In questi giorni nuove misure si stanno varando in merito al reddito di cittadinanza, che richiede determinati parametri ISEE. Purtroppo, i vari Amministratori tralasciano di considerare fatti di assoluta importanza. Il mercato del lavoro soffre di continuo, tra tra chiusura delle imprese, sistemi clientelari, e in ultimo fattori età che lasciano fuori molti candidati.
In altri casi il guadagno è talmente irrilevante da non potersi permettere una casa in affitto e di conseguenza, staccarsi dal nucleo familiare risulta difficile. Con la crisi derivante dal Coronavirus la situazione è chiaramente peggiorata. Tanta gente, perdendo il lavoro, non ha potuto fronteggiare determinati costi, e così dovuta rientrare. Ai fini della percezione del sussidio occorre avere un importo inferiore a un determinato parametro, ma si tiene conto anche dei redditi del nucleo familiare. Quindi un cumulo di somme che portano al superamento del dato richiesto e che di conseguenza conducono il singolo all’esclusione da ogni possibile supporto. Non è perché si vive nello stesso tetto, è una prerogativa dei genitori provvedere al sostentamento del figlio maggiorenne o contribuire ai suoi fabbisogni con una paghetta settimanale. A causa di ciò disoccupati, tra cui molti laureati, restano fuori da ogni possibile contributo e non occorre un Premio Nobel per capirlo. Tutto ciò è assolutamente bizzarro e inconcepibile, occorre una revisione della normativa al fine di dare a tutti la possibilità di usufruire degli aiuti, e non lasciarlo soltanto a coloro che furbamente si approfittano della situazione facendo rientrare il proprio isee in quelle condizioni richieste attraverso vari stratagemmi.
Attraverso i vari organi di stampa, blogger e social, si sta provvedendo alla diffusione del documento visto che certe dinamiche dovrebbero essere comprese fin da subito piuttosto che rese note da terzi.
MAS
Movimento Artistico Sociale