lunedì 2 settembre 2013 - angelo umana

Banche: accordo Usa-Svizzera. E l’Italia?


America e Svizzera hanno concluso un accordo condotto dal 2009 per disvelare informazioni e tassare numerosissimi conti di cittadini americani presso banche svizzere.

Già allora la UBS accettò di pagare una multa agli USA di 780 milioni di dollari. Esso prevede che banche
svizzere sotto inchiesta americana paghino dal 20 al 50% dei depositi non dichiarati e, al di là degli accordi tra Stati, gli USA porteranno avanti le loro inchieste su singole banche elvetiche.

Si constata la ferma volontà americana di impedire ai suoi cittadini di porre i loro capitali all'estero fuori dal controllo fiscale e c'è pure un accordo in studio tra Svizzera e Unione Europea. E' quasi scontato però chiedersi quando mai ciò che l'amministrazione finanziaria americana ha perseguito potrà
essere ottenuto dall'Italia, che sulla cosa non ha nemmeno accennato a "lavorare".

Noi abbiamo un signore - che raggiunse addirittura la carica di presidente del consiglio - che già dagli anni '80 costituiva all'estero, in paradisi fiscali, gusci vuoti di società che custodivano suoi capitali frodando il fisco e abbiamo decine di politici che tuttora tengono loro provviste all'estero (per ogni evenienza), gente che maggiormente ha approfittato degli scudi fiscali italiani orditi, guarda caso, proprio da quell'ex presidente del consiglio con "Sua intellighentia" Tremonti.

Quando mai questi politici italiani potrebbero avere la stessa determinazione dell'amministrazione finanziaria americana?

 

Foto: 401(K) 2012/Flickr




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