martedì 12 febbraio 2019 - paolodegregorio

Banca d’Italia, questa sconosciuta

 Caro Tria, ti sembra questa una situazione da difendere? Pochi sanno che la Banca d’Italia ha una identità anomala, pur essendo un istituto di diritto pubblico, con compiti di vigilanza sull’intero sistema bancario, è anche SpA ed ha come azionisti enti pubblici, assicurazioni e banche, comprese quelle principali (sono 119 i partecipanti al capitale della Banca d’Italia che la stessa riporta in apposito elenco, che si trova facilmente su google cliccando “partecipanti al capitale Banca d’Italia)

 I partecipanti al capitale, quindi anche le banche, hanno due principali poteri: -approvare il bilancio -nominare il Consiglio Superiore della Banca d’Italia, che a sua volta esprime parere consultivo (ma vincolante) in base al quale il Presidente del Consiglio dei ministri propone al Presidente della Repubblica la nomina del Governatore che dura in carica 6 anni, carica rinnovabile una volta.

Si deve notare l’ambiguità di questa istituzione in cui controllore e controllato convivono fianco a fianco, terreno ideale per sviluppare inciuci, conflitti di interesse, compromessi, che hanno determinato l’attuale crisi. La cura dovrebbe essere drastica: nazionalizzare la Banca d’Italia, riportandola al suo ruolo originario di istituto di diritto pubblico che. oltre ad altri compiti, controlla tutto il sistema creditizio, separandola da azionisti, partecipanti al capitale.

Foto: Lalupa/Wikipedia




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