"Ballata della pioggia e delle rose" è il nuovo singolo di Renato Franchi, dedicato alle "morti bianche"
In concomitanza con il lancio del crowdfunding, il prossimo 20 febbraio, per la realizzazione dell’album “Attimi di Infinito”, il quattordicesimo album di Renato Franchi & His Band, uscirà su tutte le piattaforme digitali il singolo Ballata della pioggia e delle rose, dedicato ad una tematica di drammatica attualità, quella degli incidenti che ogni anno costano la vita a numerosi lavoratori e lavoratrici.
In concomitanza con il lancio del crowdfunding, il prossimo 20 febbraio, per la realizzazione dell’album “Attimi di Infinito”, il quattordicesimo album di Renato Franchi & His Band, uscirà su tutte le piattaforme digitali il singolo Ballata della pioggia e delle rose, dedicato ad una tematica di drammatica attualità, quella degli incidenti che ogni anno costano la vita a numerosi lavoratori e lavoratrici. Si tratta di un argomento molto vicino alla sensibilità del cantautore legnanese, che si è speso lungamente nel settore della sicurezza e della prevenzione degli infortuni nei luoghi di lavoro. Nel brano parole di aspra denuncia vengono accostate ad immagini poetiche, come spesso accade nelle composizioni del musicista, capace di narrare storie prive di lieto fine con toni delicati, come già era accaduto in Canzone per Ion, ispirata alla vicenda di Ion Cazacu, operaio arso vivo nel 2001 dal suo datore di lavoro.
Renato Franchi è da sempre in viaggio lungo binari e stazioni folk-rock-blues con i suoi validi musicisti e fedeli compagni d’avventura: Gianni Colombo alle tastiere, Joselito Carboni alle chitarre elettriche, Dan Shim Sara Galasso al violino, Marta Franchi ai cori, Roberto Nassini alla fisarmonica, Viky Ferrara e Gianfranco D’Adda alla batteria e percussioni. Negli anni l’ensemble ha realizzato progetti ed esperienze discografiche di notevole spessore, con album come “Filastrocche scritte per strada” (2013), scritto in collaborazione con la docente dell’Università Bicocca Mariangela Giusti, “Le stagioni di Anna Frank”, dedicato alla Shoah (2014) e “Con un bel nome d’avventura” (2018) con la vocal band “Le voci del Partigiano”. Tutti i lavori sono stati molto apprezzati dalla critica musicale, nella continuità̀ di un percorso all’insegna della migliore canzone rock d’autore italiana e con una grande attenzione dei confronti della memoria storica e delle problematiche sociali, a cui rivolgere lo sguardo attraverso la lente della poesia.
Per Ballata della pioggia e delle rose, ballata combat-folk in cui è protagonista il timbro della fisarmonica di Roberto Nassini, Renato ha voluto accanto a sé l’amico di lunga data Marino Severini dei Gang. Il testo riecheggia diverse situazioni legate allo sfruttamento e all’incuria e i fatali incidenti di cui sono stati, e sono tuttora, protagonisti numerosi lavoratori e lavoratrici. Si va dai cantieri edili, in cui a volte non si rispettano le norme di sicurezza, ai campi in cui i raccoglitori stagionali della frutta vengono sottopagati, all’esplosione presso la Tyssen-Krupp di Torino, in cui 7 operai perirono nel 2007. E poi, ancora, le malattie professionali dovute all’esposizione a sostanze tossiche, come l’amianto, e i tragici episodi in cui, recentemente, alcuni giovani hanno perso la vita, incastrati negli ingranaggi di un macchinario o schiacciati sotto il crollo di un soffitto. A tutte queste vittime viene reso un commosso omaggio: gli uomini e le donne che hanno perso la vita sono trasfigurati in pioggia, in fiori gettati a terra, in stelle comete che si dissolvono durante il volo.
Suggestiva e significativa, in armonia con le tematiche dell’album e di questo brano in particolare, è la location del set fotografico in cui sono stati realizzati gli scatti per l’artwork: il parco di San Vittore Olona (MI) adiacente all’ex Opificio Visconti di Modrone, dove sono conservati angoli architettonici strutturali della fabbrica tessile ormai chiusa dal 1990. Un luogo di storia, lavoro e vita vissuta, a testimonianza di un cammino nei ricordi e nella memoria, un incontro tra presente e passato: una ciminiera, un muro di mattoni rosso fuoco, una struttura con arcate, murales e graffiti, segno di un’arte spontanea ed estemporanea, così come il ricordo di tanti lavoratori e lavoratrici che qui spesero le loro giornate, simbolicamente segnano lo scorrere del tempo e vanno a costituire lo scenario visuale del progetto artistico della band.
L’album “Attimi di Infinito” sarà poi disponibile in CD e in digitale a partire dal 25 aprile 2023.