martedì 14 aprile 2020 - Ferdinando

Avanti con una Patrimoniale. Niente si crea, nulla si distrugge, tutto si trasforma continuamente

Secondo il biologo, economista, chimico e filosofo francese Lavoisier nel postulato del 1789 di “conservazione della massa”, “niente si crea, nulla si distrugge, tutto si trasforma”. 

La sua intuizione in ambito chimico ha avuto nel corso degli anni successivi un riscontro più ampio nelle scienze fisiche, economiche e filosofiche. Lo stesso Einstein più di cento anni dopo riformulò il concetto parlando di “energia a riposo” del corpo e in movimento, l’energia rimaneva intatta e non si perdeva. 
 
Dall'Europa quanti soldi arrivano
 
Veniamo a noi, ai giorni del coronavirus. Siamo stretti nella morsa di una emergenza mondiale che impegna tutti in una corsa contro il tempo per la sopravvivenza. Ci mette alla prova come nazioni, come europei, organismi sovranazionali (ONU, NATO, OMS) e soprattutto come piccole comunità e individui. E’ stato definito uno “stress test” per verificare la tenuta dello stato nelle sue importanti componenti del sistema sanitario, sicurezza, esecutivo, dell’economia e tenuta sociale. I dati significativi danno immediatamente idea delle dimensioni del disastro, nel nostro paese quasi 20mila vittime e 155mila contagiati, ipotesi matematiche indicano che potrebbero aumentare di un terzo prima della fine.  
 
Di fronte alla pandemia abbiamo chiesto aiuto all’Europa per avere credito finanziario e sostenere le spese sanitarie e le perdite economiche. Dopo tante polemiche, prese di posizioni, giochi politici finalmente nella riunione del 9 Aprile l’Eurogruppo ha trovato un accordo decidendo gli stanziamenti e le fasi. Come ha precisato l’economista Cottarelli è una buona mediazione tra le parti che potrà essere perfezionata strada facendo. Più specificatamente, per il Pandemic Emergency Purchase Programme (PEPP) si stima che gli acquisti di titoli di Stato italiani porteranno 224 miliardi, di cui 52 miliardi deriverebbero dal rinnovo di titoli in scadenza da parte della BCE. Poi ci sarebbero i finanziamenti dal programma SURE della Commissione Europea. La quota del programma è di 100 miliardi, la parte destinata a noi potrebbe aggirarsi tra 17-20 miliardi. Infine ci sono i finanziamenti attraverso il MES erogati in assenza di condizionalità, resta il vincolo che i fondi debbano essere utilizzati solo per finanziare i costi della pandemia, diretti e indiretti, per l’Italia sarebbero circa 36 miliardi. Il totale di acquisti di titoli di Stato italiani e di altri prestiti da parte di istituzioni europee, assumendo che l’Italia utilizzi i fondi del MES, potrebbe quindi ammontare a 277 miliardi (224+17+36). Senza il MES il totale dei finanziamenti da istituzioni europee scenderebbe a 241 miliardi (12%PIL - 53 per cento del fabbisogno), pari al 2 per cento di Pil del 2019. Non è poco!
 
Stime di caduta Pil 2020
 
Come contro, si stima una caduta del Pil tra il 6 e il 10%, così facendo la quota dei finanziamenti delle istituzioni europee scenderebbe, ma resterebbe comunque intorno al 58% del fabbisogno. Probabilmente è già nella testa di tutti che queste risorse potrebbero non bastare, ai problemi endemici si aggiungono quelli nuovi, nel contesto di un Governo sempre in bilico ed una opposizione pronta a prendere il posto.  
 
Contro la povertà determinata dalla crisi Coronavirus gli onorevoli Graziano Delrio e Fabio Melilli, propongono un “contributo di solidarietà” a carico dei redditi elevati superiori ad 80.000 euro, per il 2020 e 2021, che inciderà sulla parte eccedente tale soglia. La somma versata sarà deducibile e andrà ad incidere da un centinaio di euro fino a qualche migliaio per redditi superiori al milione. Il gettito atteso è di 1,3 miliardi annui. Sono poco più di 800mila gli italiani con redditi oltre gli 80mila euro. Gli ultimi dati disponibili dal ministero dell'economia, per i redditi 2018, risultano 803.741 contribuenti Irpef sopra la soglia indicata per l'emergenza Coronavirus, l'1,95% dei contribuenti totali. 
 
Proposta piccola patrimoniale (covid-tax)
 
Questa proposta è l’unica idea concreta “qui ed ora” per mettere una piccola toppa ai bisogni già previsti causati dal coronavirus. Niente di nuovo, già Vladimir Putin in occasione della dichiarazione di emergenza e lockdown ha emanato la Oligarch-tax, una tassa del 15% sui capitali che dalla Russia vengono esportati all'estero, nonché l'introduzione di una tassa del 13% (equiparata a quelle sul reddito) sugli interessi generati da investimenti finanziari (superiori a 12mila euro). Una tassa molto più diffusa e pesante del “contributo di solidarietà”. Tutto questo per garantire la salute e lo stipendio di tutti i lavoratori bloccati. Tenuto conto che non c’è un’Europa pronta ad elargire 241-277 miliardi di euro. 
 
Contro questa prima e timida proposta seria è partito il controcanto dell’opposizione ben conosciuto, no alla covid-tax, basta con altre tasse, basta con le patrimoniali, gli onorevoli si possono dimezzare lo stipendio, recuperiamo le risorse dall’evasione fiscale, chiudiamo gli enti inutili, ridiscutiamo interventi non necessari come la Tav o gli F35, chiediamo di più all'Europa, inventiamo nuovi strumenti realmente efficaci. La fantasia si spreca quando si tratta di rinviare decisioni importanti. Soprattutto se ci sono pericoli di votazioni elettorali in vista. 
 
La politica del rinvio e dell'elemosina pelosa
 
Alternativa alla politica del rinvio, da quando è iniziata l’emergenza coronavirus sono triplicate le richieste di solidarietà pelosa, dalla tv nazionale a quelle private ripetono messaggi di offerte volontarie per la Protezione Civile. Vai a ritirare contanti al bancomat ed appare un messaggio per un piccolo apporto, la stessa cosa se compri al centro commerciale ti propongono un euro di contributo. La pantomima sicuramente continuerà con 30ore per la vita, la partita dei calciatori con la nazionale cantanti, la lotteria d’Italia e tutte quelle specialità di cui siamo conosciuti in tutto il mondo. 
 
Può essere che uno stato civile e democratico fondi la soluzione delle sue emergenze sui contributi una tantum, sull'elemosina? La solidarietà è qualcosa di intimo, imperscrutabile, sentimentale che si mutua di logiche diverse dalla razionalità, opportunità, martellamento pubblicitario. Uno Stato che eleva l'intimità personale a carità sociale, fa i conti, programmi e regge la sua esistenza sul buonismo alla bisogna è inevitabilmente poco credibile. 
 
Non aspettiamo Babbo Natale
  
Il Governo, il Parlamento italiano dovrebbe fare tesoro di una piccolissima patrimoniale, prima che la fiducia dei cittadini nella politica scompaia definitivamente, mentre i cugini europei continuano a pensare che viviamo di piagnistei. Si tratta di una tassa che attenua la situazione nell’immediato e dopo la pandemia, è inutile rimandare a Finanziarie che verranno, a tagli da effettuarsi nel pubblico impiego, accise su sigarette e benzina, tanto meno invocare Draghi al posto di Conte, poiché niente si crea o si distrugge, ma si trasforma continuamente. A Natale non troveremo i soldi sotto l'albero. 
 
Ferdinando Chinè
 
14 Aprile 2020
 
 
 
 
 
 
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