mercoledì 30 marzo 2022 - Antonello Laiso

Aumento spese militari?

Molte polemiche e non univocità ha alimentato quella decisione del resto già sancita da tempo ed a cui nessuna Nazione Europea-Nato si è tirata indietro, di portare le nostre spese militari al 2,00 dall attuale 1,47.

La misura vero che costerà come abbiamo recepito tra i sette e gli otto miliardi di euro ci porterà ad adeguarci a quelle regole già sancite e scritte da diversi anni dalla Nato per i partner alleati, per quel minimo delle spese militari e/o di armamenti bellici a cario di ciascun Stato alleato.

Al di là delle polemiche che crescono di ora in ora tra i media, i cittadini e in politica non crediamo che un incremento seppur minimo delle nostre spese militari possa rappresentare quella molteplicità di problemi, né sacrileghi, né vorrebbe di certo dare un immagine falsata di una Nazione che da sempre ed in particolare in questo periodo predica da sempre quella pace in un guerra che già tante vittime e disastri ha creato.

Quelle marce per la pace in tutte le città d'Italia ne sono la prova, come quelle continue esortazioni e di diplomazia a finire questa guerra tra un popolo fratello di sangue ovvero ucraino e russo. Ne possiamo vedere quella direttiva a cui dovremo adeguarci come un pretesto strumentale per criticare un esecutivo di governo,criticare la nostra ferrea volontà di pace o peggio . La convinzione resta sempre come una misura di eventuale difesa e non di attacco e un rinnovo di quelle dotazioni militari che mai useremo. Le spese militari oggi al 1,47 /00 sarebbero in regola con la minima dotazione al 2/00 a cui tutti i paesi Europei alleati Nato si sono adeguate, di certo quel circa 0,43/00 non non ci convertirà da pacifisti nati in guuerra-fondai, del resto l'Italia per Costituzione ripudia la guerra ed ogni altra forma di violenza. Ma la Costituzione sancisce anche la difesa e la tutela del territorio con ogni mezzo, quando ci si siede ad un tavolo per quella sempre indispensabile diplomazia che deve rimanere l' unica arma senza peccato, una pur minima dote per giocare a quel tavolo di poker bisogna pur averla. Antonello Laiso

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