venerdì 2 ottobre 2015 - Nicola Pezzella

Antonio Bassolino possibile candidato per il comune di Napoli

L'ex sindaco di Napoli e ex presidente della regione Campania potrebbe essere il candidato sindaco PD per il municipio di Napoli.

Antonio Bassolino, questo è il nome del PD per le amministrative del prossimo anno per il comune di Napoli in assenza delle primarie che solitamente il PD usa per i propri aspiranti sindaci. A sponsorizzare il ritorno di Bassolino per il timone di Napoli è il vicesegretario del PD Lorenzo Guerini, che alla festa dell'unità in Campania ha dichiarato testuali parole: "Il nostro statuto prevede che si possa scegliere il candidato con le primarie, ma non impedisce modalità diverse se c’è una forte unità e convergenza intorno ad un candidato. È la politica ora che deve ragionare e confrontarsi. Sulla città si faccia una discussione aperta...."

In pratica sembra che se le primarie venissero escluse Antonio Bassolino avrebbe campo libero per aspirare alla partecipazione della tornata elettorale... ma chi è Antonio Bassolino?
Il 31 luglio 2007 è stato richiesto il rinvio a giudizio dalla Procura della Repubblica di Napoli per i presunti reati che avrebbe commesso durante il periodo tra il 2000 e il 2004 come commissario straordinario per l'emergenza rifiuti in Campania; Il 24 ottobre 2009 è indagato sul filone dei rifiuti; inchiesta relativa a presunte irregolarità nell'affidamento di lavori di bonifica di siti e falde inquinati lungo il litorale flegreo. Nel febbraio 2008 viene rinviato a giudizio su richiesta della Procura di Napoli con ipotesi di reato che vanno dalla frode in pubbliche forniture, alla truffa ai danni dello Stato, abuso di ufficio, falso e reati ambientali, nel periodo in cui era Commissario Straordinario per l'emergenza rifiuti. Il processo avrà inizio presso il Tribunale di Napoli. Nell'ambito di questo stesso procedimento è stato disposto un sequestro cautelativo dei beni di Bassolino. In tale circostanza si è appurato che Bassolino risulta non possedere beni immobili.

 Il 30 marzo 2010, Bassolino è stato nuovamente rinviato a giudizio accusato di peculato per aver versato 79 000 euro a uno dei consulenti del commissariato ai rifiuti.


Il 4 luglio 2012 giudici contabili hanno condannato Bassolino a risarcire la presidenza del Consiglio dei Ministri - dipartimento della Protezione Civile per circa 195.000 euro a testa. È la conseguenza di un'ordinanza del 21 luglio 2004 con cui il commissario straordinario Bassolino dispose di assegnare ai dipendenti regionali in servizio presso il commissariato, “in aggiunta allo stipendio già in godimento”, un compenso mensile ‘onnicomprensivo' di 2700 euro per coordinatore, 2100 euro per dirigente, 900 euro per collaboratore e 700 euro per collaborazioni di personale con qualifiche inferiori.

Nel febbraio 2013 la magistratura contabile lo condanna a risarcire al Comune 560.893 euro per le centinaia di operai ed ex lavoratori socialmente utili chiamati negli anni 2000 negli enti di bacino per lavorare alla raccolta differenziata ma in realtà inattivi.

Il 4 novembre 2013, a seguito di ricorso in appello alla assoluzione per prescrizione del 23 aprile 2012 nel processo sulla gestione del ciclo dei rifiuti a Napoli e in Campania, per poi venir prosciolto.

Napoletani in bocca al lupo.... 

 




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