lunedì 2 ottobre 2017 - Anna Maria Iozzi

Andrea Bocelli, la fiction | La musica del silenzio: stasera, su Rai1

La Rai, forte del successo di fiction biografiche come quelle dedicate a Domenico Modugno e Dalida, si appresta a calare sul piccolo schermo un altro asso della manica. È “La musica del silenzio”, dedicata a un grande esponente della nostra musica: Andrea Bocelli che, grazie al suo innato talento, è conosciuto in tutto il mondo.

Prodotta da Picomeda-Ambimedia Group in collaborazione con Rai Fiction, la serie, reduce dall'anteprima al cinema, avvenuta il 18, il 19 e il 20 settembre, è ispirata all’omonima autobiografia del cantante. La fiction, diretta da Michael Redford, racconta il percorso personale e musicale di Amos Bardi, alter ego di Andrea Bocelli, dall’infanzia agli albori della sua carriera. Squarci di una vita intensa, destinata a grandi trionfi, ma segnata da molti problemi.

A interpretare i panni del celebre tenore, l’attore e musicista inglese, Toby Sebastian, affiancato da un cast internazionale: Antonio Banderas (il maestro di musica), Jordi Mollà (il padre), Luisa Ranieri (la madre), Ennio Fantastichini (lo zio), Nadir Caselli (la moglie), oltre a un cameo dello stesso Bocelli. Girata tra Roma, Pisa, Volterra, la fiction è sceneggiata da Anna Pavignano e Michael Redford. “La musica del silenzio” vuole offrire il ritratto di una figura che trabocca di umanità.

Tutti conoscono il suo talento, la sua voce e le sue memorabili interpretazioni. Meno però la sua vita privata.

Partito da Lajatico, paese della campagna toscana, Amos nasce con il dono una voce di notevole stampo prestigioso ma, allo stesso tempo, soffre di un grande problema alla vista, che lo rende quasi cieco. La malattia lo costringe a vari interventi chirurgici. Lascia la famiglia per entrare in un istituto per non vedenti a imparare il Braille. Ma è lì che accade la tragedia. Una pallonata in faccia lo porta alla cecità totale. È il buio, ma non per la sua passione verso la musica. Mosso da grandi aspirazioni, come l’amore per i cavalli, per il canto e la laurea in Giurisprudenza, riuscirà a suggellare il primo successo in palcoscenico con l’esecuzione di “Miserere”. Da lì, l’ascesa. Un’ascesa di successi e di vittorie.

 




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