Alluvione in Emilia Romagna del 2023: stanziamenti
La seconda alluvione in due anni che ha colpito l'Emilia Romagna ha sollevato le polemiche sul perché non si sia fatto nulla per evitare il ripetersi della alluvione
Forse oggi ci si accorge che serve a poco dichiarare che si tratta dei cambiamenti climatici. Ci si aspettava che venissero realizzate opere pubbliche come l'innalzamento degli argini, la pulizia degli alvei dei fiumi, la manutenzione delle dighe esistenti, la programmazione di nuove, la realizzazione delle vasche di laminazione, l'ampliamento se possibile del letto del fiume. Il ministero della protezione civile aveva stanziato oltre due miliardi. Inoltre dall'Unione europea era arrivato uno stanziamento di oltre trecento milioni. Forse grazie alla visita della Von der Leyen sul posto, espressamente invitata dal presidente del consiglio Giorgia Meloni. All'epoca ci fu una polemica sulla nomina del commissario. Fu nominato il generale Figliolo. Mentre Bonaccini aveva chiesto che fosse il presidente della Regione. La domanda oggi è la stessa che ci poniamo per i terremotati dell'Abruzzo, che hanno ricevuto molti aiuti e dove sono stati spesi molti soldi, ma da otto anni aspettano le case. La domanda è la stessa che ci poniamo per la siccità in Sicilia, dove sono state realizzate molte dighe e anche alcuni dissalatori, ma non tutto è funzionante, è la stessa che ci poniamo a Milano dove il Seveso è tornato ad esondare sebbene sia stata realizzata una vasca di laminazione. Forse non basta. La stessa domanda c'è la poniamo in Liguria dove - forse sola eccezione - sono stati fatti lavori che sembra hanno ridotto di molto la portata delle alluvioni. Ritorniamo all'Emilia Romagna. Colpisce anche che i giornali non siano in grado di fare inchieste giornalistiche per capire quanti soldi sono stati spesi e come. Erano stati stanziati soldi per le infrastrutture idriche? Oppure solo ristori. I giornali si occupano della conta dei morti, di quelle che sono in pericolo. E forse in questo momento è anche giusto. Ma domani che cosa si farà? Abbiamo consultato l sito del ministero della protezione civile dove si parla di un decreto governativo dello scorso anno che prevede uno stanziamento di oltre due miliardi. Il decreto entra nei dettagli: e spiega come diverse cifre vanno spese. A noi sembra che si tratti di sospensioni di pagamenti per il 2023 e ristori. Non di finanziamenti di opere pubbliche. E se così fosse non era possibile cambiarne la destinazione? Il finanziamento di oltre trecento milioni da parte dell'Unione europea si trova nel sito Eunews, dell'Unione. Ma è datato lo scorso 27 agosto. La Regione lo scorso 30 agosto lo ha confermato. Dai giornali sono arrivate alcune interviste. Una per dare la possibilità al commissario generale Figliolo di spiegare. E forse gli stanziamenti sono anche di più. E lui dichiara di aver fatto quello che hanno chiesto i comuni. E dove sono andati a finire i soldi? Che cosa è stato fatto? In Liguria il commissario era lo stesso presidente di Regione. Che ha realizzato opere idrauliche.