venerdì 3 giugno 2022 - Oceanus Atlanticus

Alla ricerca di un mare senza marinai

Anche per il mare si avvicina il tempo della robotizzazione: navi drone, da qualche anno, hanno cominciato a fare capolino sulle azzurre acque dei mari, creando le prime sfide per i futuri comandanti del remoto.

La “prima” nave mercantile autonoma attualmente esistente ha completato con successo un viaggio di quasi 500 miglia nelle acque molto trafficate della baia di Tokyo, viaggiando, senza l’intervento umano, per il 99% del viaggio. La nave da 750 tonnellate lorde aveva un software che l’ha aiutata a evitare centinaia di collisioni autonomamente.
 
Il connubio, tra il mondo dei signori del mare e quello della finanza, sembra stia, lentamente, portando ad un mare senza marinai e cioè’ senza chi lavora, continuamente, su un qualunque bastimento. I segni dei tempi appaiono proiettare, sullo schermo spaziotempo, le prime sagome dei manovratori del remoto.
 
A questo punto il marittimo può’ essere realmente considerato un professionista in continua evoluzione anche perché, sul mare, non è la prima volta che si sono avuti cambiamenti radicali o quasi: si è passato dalla vela al vapore, poi al motore, alla turbina e si è continuato con il gigantismo navale odierno. Enfatizzando ci chiediamo: Sta per arrivare il tempo, per l’uomo di mare, di scendere dalla nave lasciandosi definitivamente alle spalle lo scalandrone di ingresso alla stessa? A questo punto siamo costretti a rispondere semplicemente utilizzando le consuete formule dubitative: Forse…chissà!
 
Le uniche certezze vanno ricercate nel passato prossimo, remoto e nel presente. L’esistenza del lavoratore marittimo ha permesso, da sempre, lo sviluppo sociale e le prove di questo le troviamo anche nelle nostre case quando beviamo in un bicchiere giunto a noi dalla Cina o nelle scarpe made in qualche altro posto del mondo e in molti degli altri oggetti presenti in esse. Poi c’è il cibo come: banane, carni, etc.; ci sono i giocattoli per i nostri bambini e molto altro ancora, tra cui anche la corrente elettrica che si crea grazie anche al carbone trasportato dalle navi e infine possiamo dire con certezza che il 90% delle merci viaggia via mare.
Il passato ci dice anche che l’America di oggi fu cercata e trovata dai marinai come anche buona parte di altre terre che oggi fanno bella mostra sulle cartine e sui mappamondi presenti nelle aule scolastiche e abitazioni. Va detto però che nonostante tutto questo, alla gente di mare, sono stati negati dei diritti sociali: mentre sono all’estero e in navigazione non hanno diritto al voto.
I marinai i loro viaggi non li fanno da passeggeri ben pagati, ma da lavoratori lontani per mesi e mesi dalle famiglie e con una buona percentuale di rischi e negatività varie che il mare preserva da sempre.
 



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