Aggressione razzista alla candidata in Toscana: l’orda fascistoide che alberga in Italia
Sì, c'è da tempo nel nostro paese, nel “ventre molle” che galleggia nella parte offuscata del più bieco oscurantismo, una “mandria” per lo più composta da uomini, ma non mancano le donne - che come nell’infame ventennio fascista, aizzata da novelli gerarchi in cerca di fortuna nella veste di novelli comandanti di ventura - dedicata a sfogare le loro frenesie “sadomasochiste” istigando becere sofferenze e dolori a tutte le persone che secondo la loro opinione malata manifestano “diversità” di pensione o di azione.
In altri tempi, racchiusi nelle loro case o nei loro piccoli luoghi di frequentazione, non avrebbero avuto nessuna fortuna divulgativa. Sarebbero stati semplici propagatori di pseudo “folklore” umano. Rimanendo racchiusi nelle quattro mura.
C’è sempre stato, fin da primordi della nascita dell'organizzazione sociale degli umanoidi, ben prima dell’invenzione della ruota e dell’accensione del fuoco, il tentativo dello sfregio / disprezzo nei confronti di altri abitanti villaggio, a loro avversi. Tutto si verificava, come avvenuto fino a non molto tempo addietro, racchiuso nei confini del piccolo abitato. Si cantava e si suonava nel contesto della piccola “famiglia”.
Poi, con l’avvento della presunta modernità e dei reticoli comunicativi messi in opera con le nuove tecnologie di propagazione dell'informazione e di scambio del linguaggio (cosiddetti social) tramite internet, il villaggio si è largamente esteso, diventando collettivamente e roboticamente padrone del mondo. Tutti dialogano con tutti, diffondendo le loro messaggistiche. Senza inibizioni e pudore alcuno.
Alfine, sarebbe un gioco banale ed estensivo delle relazioni umane, se contemporaneamente non fosse diventato strumento principale di diffusione dell’odio e della propagazione di tragiche e bieche offese ( in diversi, con grande “scienza e sapienza”, sanno fare solo questo) contro tutte le persone che manifestano pensieri ed opere che sono strettamente collegati ai valori della nostra Costituzione e ai principi ideali e culturali che hanno gestito e condotto la vittoria sul nazifascismo storico di un settantacinquennio addietro.
Molte volte, gli organi informazione, che pur devono campare, si sono assuefatti all’onda del sensazionalismo e del banale. Diventando, ormai coscienti, gratuita cassa di risonanza per i pensieri di quei tipi che vorrebbero distruggere le regole fondamentali della nostra civiltà democratica.
Le “caselle postali” internaute sono piene di messaggini deliranti, di assoluto scempio ai valori democratici e alla correttezza dei rapporti tra le persone. Si dileggia e si offende pesantemente l’interlocutore che esterna affetto e solidarietà nei riguardi degli altri umani che si vorrebbero estirpare, che hanno il coraggio civile di manifestare il proprio libero pensiero e rispetto per i principi fondamentali che caratterizzano l’aspetto relazionale tra le persone. L'anonimato vigliacco è diventata “l’arma di battaglia” che a mò di mazza permette di violentare l’intelligenza e l’anima civile che caratterizza la persona presa di mira.
I caporioni, esperti nella seminazione di odio, discriminazione e violenza, nel quadro della forte decadenza morale che impregna l’Italia, hanno purtroppo avuto buoni risultati.
Dunque, è notizia di oggi 21 agosto, che una donna – avvocata italo-colombiana - dopo avere dato pubblica notizia della sua presentazione come candidata alle prossime elezioni regionali in Toscana in una lista del centro-sinistra( PD) – impegnata in prima fila nell'associazione “ Colombianos en Toscana”, a supporto degli immigrati sudamericani - è stata “sommersa” da una miriade di commenti razzisti e xenofobi, di gravi offese personali.
E’ l’ultimissimo esempio di una lunga serie dei “leoni” vigliacchi di tastiera, esperti ad agire nell’oscurità, pronti a colpire la dignità delle persone considerate “diverse” nelle loro elucubrazioni mentali.
Ma una gran numero di italiani, donne, uomini e giovani, in difesa della nostra democrazia fa muro, forte e solidale, contro il canagliume. No pasaràn!