martedì 18 maggio 2021 - Anna Maria Iozzi

Addio Franco Battiato: musica ed emozioni di un cantore senza tempo

Franco Battiato è stato uno dei tanti, grandi, cantautori che la musica italiana potesse annoverare nella sua storia. Con la sua Immensa Arte, frutto di quella indiscussa genialità, autenticità poetica e sublime, ha reso partecipi la nostra anima con le emozioni di chi sa sorprendere con umiltà e amore. 

Quell'amore immutato che, con la sua composizione, ha nobilitato l'immensa Arte del cantautorato nell'accezione comune del termine. Franco Battiato ha reso elegante quei versi magistrali, intrisi di quella vena e di quel tocco pittorico come fanno i veri artisti che, per comunicare, non hanno bisogno di nulla se non di emozionare con i loro mezzi.

Si è spento questa mattina nella sua casa a Milo, nel Catanese. Lo rende noto la famiglia. I funerali avverranno in forma strettamente privata. Era nato a Jonia il 23 marzo del 1945 ed era malato da tempo. Battiato era assente dalle scene musicali ed artistiche. Nel 2015, una caduta dal palco, poco prima dei suoi 70 anni, era stato uno dei primi avvertimenti dell'aggravarsi delle sue condizioni di salute. Nel 2017, un incidente domestico lo costrinse ad interrompere concerti e tour. Si era rifugiato nella sua villa alle pendici dell'Etna, circondato dall’affetto dei suoi familiari. Per Franco Battiato, erano passati oltre 50 anni dalle sue prime esperienze musicali a Milano, dal suo primo contratto discografico ottenuto grazie al suo grande amico Giorgio Gaber che, tra l'altro, insieme a Caterina Caselli, (i due conducevano il programma «Diamoci del tu») ha ospitato, nel 1967, la sua prima apparizione televisiva.

Oggi, più che mai, siamo tristemente privi di quel pezzo di Musica che, non poco, ha coinvolto la nostra vita, rendendola più capace di ascoltare e di capire. Inutile nascondere come il cantautorato italiano abbia impreziosito l'arte della musica. I vari Fabrizio De André, Lucio Dalla, Ivan Graziani, Lucio Battisti, hanno tracciato un solco indelebile nel cuore di chi ha avuto l'immenso onore di emozionarsi con quella Musica, quella Vera, che non baratta al mercato. È quella che ti scuote l'anima, il cuore, fino alle lacrime. Questi artisti entrano prepotentemente nella tua vita e non ne puoi fare a meno. Sono, per te, parte di quella stanza segreta del cuore in cui confidi i tuoi sentimenti e le tue emozioni. Amici, fratelli, confidenti, un unico bagaglio in cui ci identifichiamo quando siamo soli, in un indissolubile legame di appartenenza.

L'artista ha fatto parlare di sé per il grande numero di stili che ha approfondito e combinato tra loro in modo eclettico e personale: dopo l'iniziale fase pop degli anni sessanta, è passato al rock progressivo e all'avanguardia colta nel decennio seguente. Rigagnoli di musica e parole in cui ognuno si è identificato con la consapevolezza di farsi ascoltare e capire con il tocco genuino e autentico di quella musica che fu e di, cui, oggi, siamo portatori della sua immensa bandiera, da onorare con il massimo rispetto di chi l’ha resa grande e unica nel suo genere. Successivamente, è ritornato sui passi della musica leggera, approfondendo anche la canzone d'autore. Fra gli altri stili in cui si è cimentato vi sono la musica etnica, quella elettronica e l'opera lirica. I suoi testi riflettono i suoi interessi, fra cui l'esoterismo, la teoretica filosofica, la mistica sufi, in particolare, tramite l'influenza di G.I. Gurdjieff, e la meditazione orientale. Il musicista si è anche cimentato in altri campi come la pittura e il cinema. È stato uno tra gli artisti con il maggior numero di riconoscimenti da parte del Club Tenco, con tre Targhe e un Premio Tenco. La canzone di protesta e il periodo romantico, musica sperimentale e avanguardia colta, esperimenti d'avanguardia in collaborazione, il ritorno alla musica pop. Innumerevoli i generi in cui ha spaziato, dalla musica pop a quella colta, toccando momenti di avanguardia e raggiungendo una grande popolarità.

Per molti, rimarrà un "Centro di gravità permanente", come recita uno dei suoi brani più famosi. La sua morte lascia un vuoto incolmabile nella musica italiana a cui ha regalato brani indimenticabili come "La cura", "Voglio vederti danzare" o "Bandiera Bianca", autentici ed indiscussi capolavori che sfiorano quell’emozione così intima e profonda di chi, con il solco del vero artigiano di parole, è riuscito ad incantarci con il dono sublime dell’arte. La sua assenza apre ferite mai rimarginate, scuotendo il mondo in estinzione della canzone d'autore storica italiana. I testi delle sue canzoni sono ricchi di citazioni/allusioni/giochi di parole, si muovono tra filastrocche leggerissime («Cuccurucucu», «L'era del cinghiale bianco»). Ha combattuto gli stereotipi, le rime facili, i mielosi sentimentalismi. La sua arte così delicata, suggestiva, intrigante, ipnotica, infarcita di argomenti, fascinazioni mistiche, esoterismi, citazioni colte, con un linguaggio colto e intenso, incastrando frasi con una tecnica di montaggio frammentata e surreale, con perle di straordinaria bellezza.

Franco Battiato è stato uno studioso dagli orizzonti amplissimi che ha saputo praticare l'arte della canzone pop, ma che, grazie alla sua vastissima cultura, usa linguaggi e riferimenti diversissimi, sia in campo musicale che in altre forme di espressione artistica, come il cinema, la pittura, l'opera. Non è un caso che sia rimasto un punto di riferimento: i giovani vedono in lui un modello di originalità e di curiosità, così come lo è con l’immenso Fabrizio De André. E come se i giovani volessero ricercare quella forma di contatto ravvicinato con la realtà raccontata da chi ha vissuto personalmente l’evolversi di quella società che tante battaglie ha attraversato, ha vinto e che, ancora oggi, sta sostenendo con l’idea che nulla è perduto.

Il fatto che la Musica italiana abbia forgiato e favorito la crescita culturale, con la preziosità indiscussa dei grandi artisti che l’hanno nobilitata, ci rende orgogliosi dell’enorme eredità che ci hanno lasciato e che noi dobbiamo impegnarci nel portare avanti, proprio come hanno fatto questi Immensi Artigiani che non si sono mai arresi alla voce preponderante della maggioranza.

“E guarirai da tutte le malattie Perché sei un essere speciale ed io, avrò cura di te. Ciao, Franco”.




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