venerdì 13 marzo 2020 - francesco latteri

Acquedolci coronavirus: vincono il civismo e la responsabilità dei cittadini

Mentre da altrove ci giungono immagini raccapriccianti inerenti non solo il coronavirus (con i suoi dati di contagiati, ammorbati e deceduti) ma, ancor più, quelli della nonchalance di massa con i selfie di chi si mostra orgoglioso di aver aggirato le norme ed i controlli per andare a sciare, per andare alla movida, per andare al raduno dei Puffi, per assaltare treni ed autobus... 

Le immagini che mostra la ns piccola Acquedolci (ma anche i paesi circumvicini) sono non solo rassicuranti ma anzi paiono presi da altri mondi ed orizzonti. Quella che la realtà – i singoli cittadini in primis – ci mostra è infatti un quid lontano ed in aperto contrasto con la stereotipata e falsa immagine del Meridione come luogo della illegalità diffusa, dell'indifferenza e anzi della ostilità a norme, civismo e responsabilità: la clip del pizzaiolo meridionale insomma pare calzare a pennello semmai proprio a francesi, sciatori e movidari.

L'appello del Presidente della Regione, Nello Musumeci (cui vanno i ns auguri per essere risultato negativo anche al secondo tampone) non è andato a vuoto: abbiamo in Sicilia solo 150 posti di terapia intensiva, tra l'altro già occupati al 90%, per cui se da noi il coronavirus cominciasse a prendere piede come altrove sarebbe cronaca di una tragedia annunciata. Tutti hanno mostrato di esserne coscienti ed hanno risposto in prima persona. Il coronavirus in questo senso ha riportato l'accento su una politica sanitaria troppo segnata dai tagli e sulla necessità dell'impegno – che và avanti ormai da anni – per il nosocomio della vicina Sant'Agata di Militello. In giro, per le vie di Acquedolci, non c'è nessuno ed i pochi portano tutti la mascherina e chi non ne ha trovate più porta comunque un foulard, uno scialle alzato e quant'altro.

Sono invece presenti le forze dell'ordine efficacemente al lavoro e districantisi tra la necessità dell'osservanza delle disposizioni atte al debellamento del coronavirus e quella del servizio al cittadino. Ebbene: tutori delle forze dell'ordine e cittadini mostrano insieme che le due cose possono coincidere. Mostrano anche qualcosa di più: possiamo tanto per cambiare essere di esempio e di modello proprio noi da sempre all'indice. Avanti tutta: tra un mese e mezzo le temperature di maggio ci daranno una mano nella lotta: il corona resiste solo fino a 24 gradi centigradi. Forza Acquedolci.

francesco latteri scholten.




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