martedì 7 aprile 2020 - Gli Scomunicati quotidiano online di informazione

AI-Robotics vs COVID19: l’Europa cerca soluzioni concrete - Di Luca Sambucci

Una telecamera chiamata ROCC, Robotic Corona Control, che installata sopra una cassa al supermercato monitora la vicinanza fra cassieri e clienti, facendo scattare un allarme (video e audio) ogni volta che qualcuno infrange la distanza di 2 metri fra le persone.

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 Il sistema PICC che legge tutta la documentazione medica rilevante, in 26 lingue, e che dopo averla analizzata con algoritmi di intelligenza artificiale fornisce risposte al personale medico sui temi di loro interesse, oltre che ai cittadini attraverso un’app.

Un software turco che, conoscendo i numeri di telefono delle persone rivelatesi infette, attraverso le informazioni di celle telefoniche e social media riesce a costruire una mappa delle altre persone che possono essere state potenzialmente contagiate. Un’azienda francese che all’interno di una simulazione in 3D riproduce la propagazione di un virus in un luogo pubblico, come si può vedere in questi video, e che mette la sua tecnologia a disposizione dei governi.

Queste sono solo alcune delle proposte arrivate alla Commissione Europea attraverso la European AI Alliance, che ha lanciato l’iniziativa “AI-Robotics vs COVID19“. Per certi versi anche questa è simile ad altre iniziative analoghe messe in moto nei giorni precedenti, poiché mira a raccogliere proposte e idee da parte di una comunità di esperti per arginare la pandemia da Covid-19. Le proposte sono suddivise in “soluzioni” e “iniziative”, dove le prime comprendono sistemi, software e robot già esistenti e pronti per la messa in produzione, mentre le iniziative includono idee e progetti più ad ampio respiro o non immediatamente “incasellabili” come soluzioni pronte all’uso.

A oggi sono 69 le soluzioni finora raccolte, provenienti non solo dall’Europa ma anche da Paesi come Giappone, Stati Uniti, Brasile ed Emirati Arabi Uniti. Il documento completo è scaricabile da qui (è un file Excel) e all’interno di esso possiamo trovare anche qualche soluzione italiana, come LEO Robotic Surgery Training Console di BBZ, un’azienda spin-off dell’Università di Verona, che consiste in un braccio robotico comandato a distanza che potrebbe aiutare gli operatori sanitari a maneggiare materiale infetto in tutta sicurezza. O come il sistema di ottimizzazione della logistica di Rulex Innovations Labs, che partendo da informazioni come i dati storici di approvvigionamento, e grazie ad algoritmi di machine learning, consentirebbe di far arrivare attrezzature mediche dove ve ne è più bisogno, massimizzando l’efficienza e minimizzando gli sprechi.

Il punto di forza di questi progetti è che la maggior parte di essi è approntabile in poche settimane poiché basati su prodotti e sistemi già esistenti, creati per scopi analoghi oppure modificati per adattarsi all’attuale emergenza. Certo, magari qualche idea sembra poco verosimile, come i “sensori IoT con analisi CRISPR incorporata” (in che modo non è dato saperlo), ma la maggior parte delle soluzioni sono molto pratiche e soprattutto già testate sul campo.

Scopo del forum AI-Robotics vs COVID19 è quello di fungere da collettore di soluzioni, rendendole note al pubblico attraverso il palconscenico privilegiato della European AI Alliance e promuovendo discussioni su come svilupparle. Fatto questo, sarà poi compito delle parti interessate (aziende, governi, enti locali, ospedali) entrare in contatto con i proponenti per metterle in pratica.

La redazione del quotidiano nazionale onlie www.gliscomunicati.it ha stipulato un accordo con l'autore, Luca Sambucci, per la diffusione dei suoi articoli. L'articolo originale si trova al seguente link: Notizie.ai




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