A Bolzaneto qualcosa è successo
La prima (e unica probabilmente) verità guidiziaria sulle violenze nel carcere di Bolzaneto, dopo il G8 a Genova nel 2001 (di cui ho scritto qui e qui), condanna 15 dei 45 imputati per pene da 5 mesi a 5 anni.
Solo per Antonio Biagio Gugliotta, ispettore della polizia penitenziaria è stata confermata l’accusa di abuso d’ufficio (in modo light per parlare di tortura).
«Nella sostanza l’accusa di abuso d’autorità è stato riconosciuta. Inoltre è stata riconosciuta la responsabilità di diversi imputati», ha commentato il pm Vittorio Ranieri Miniati, che ha rappresentato l’accusa con la collega Patrizia Petruzziello. «È stato riconosciuto - ha proseguito - che qualcosa di grave nella caserma di Bolzaneto è successo». «Il tribunale - ha aggiunto - ha ritenuto di assolvere diversi imputati. Leggeremo la sentenza e valuteremo se fare appello. Complessivamente è un giudizio di soddisfazione a conclusione del processo e dopo un’istruttoria che ci ha impegnato per anni».
Insomma, qualcosa è successo: nell’Italia democratica del 2001, dei detenuti sottoposti a fermo di polizia, sono stati oggetto di violenza fisica e psicologica.
Altro che "io non ho visto niente" come aveva affermato l’ex ministro della giustizia Castelli, il cui dicastero è condannato al risarcimento di numerose parti civili in solido con alcuni degli imputati condannati.
Questa è la verità.
Poi si può questionare sulla formula della sentenza: «Non ci fu tortura dentro la caserma».
D’accordo: come le chiamiamo le violenze? Eccesso di effusioni? Abuso d’ufficio nel dimostrare il proprio affetto?
"abuso d’autorità" come scritto dai giudici?
Che poi, come successo per altre condanne (come per Cuffaro, come per Andreotti..) ci siano persone soddisfatte perchè poteva andare peggio (per i torturatori), perchè le condanne potevano essere maggiori, è un’altra storia.
"G8, crolla il teorema dei pm.." titola Il Giornale.
Crolla anche la fiducia nelle forze dell’ordine: molti dei responsabili delle violenze sono stati infatti promossi.
Hai voglia a dire "cade il teorema della colpa collettiva": proprio perchè dietro ai poliziotti violenti c’è stato un muro di gomma da parte dello stato, ci sono state protezioni così ampie, si è arrivati così tardi e in modo così lieve alla condanna.
Se non ci fossero state le coperture, le omertà, i silenzi, le coperture dall’alto, a partire dall’allora capo della Polizia Gianni de Gennaro, forse saremmo arrivati ad una verità giudiziaria prima.
Prima del silenzio tombale della prescrizione.
P.S. sento che qualche bontempone vuole fare il prossimo G8 a Milano. Così all’abuso di autorità ci penseranno direttamente i fascisti di Romagnoli della fiamma e le ronde padane.