lunedì 5 maggio - Gregorio Scribano

730/2025 precompilato: al via dal 30 aprile sul sito dell’Agenzia delle Entrate

Dal pomeriggio di mercoledì 30 aprile 2025, prende ufficialmente il via la stagione della dichiarazione precompilata, un appuntamento ormai consolidato che quest’anno si presenta con numerose novità tese a facilitare la vita dei contribuenti e a rafforzare il rapporto di fiducia tra cittadini e amministrazione fiscale.

Il sito dell’Agenzia delle Entrate ospita, anche quest’anno, i modelli precompilati del 730 e del modello Redditi. Sono frutto dell’elaborazione di un’impressionante mole di dati – circa 1,3 miliardi – raccolti attraverso un vasto ecosistema di soggetti terzi: datori di lavoro, banche, assicurazioni, farmacie, enti previdenziali. Un patrimonio informativo che testimonia la portata tecnologica e organizzativa della macchina fiscale italiana.

La vera apertura operativa scatterà il 15 maggio, giorno in cui sarà possibile non solo consultare, ma anche modificare e inviare i modelli. Resta centrale il 730 semplificato, scelto nel 2024 da oltre la metà dei contribuenti. La sua intuitività, soprattutto nella nuova versione a interfaccia tematica (“casa”, “famiglia”, “lavoro”, “spese sostenute”), lo rende uno strumento efficace per migliorare la compliance fiscale.

Semplificazione, ma anche evoluzione.

Il 2025 introduce alcune migliorie significative, sia tecniche che normative. Sono stati aggiunti due nuovi quadri (M e T) alla dichiarazione semplificata, pensati per accogliere redditi soggetti a tassazione separata o imposta sostitutiva, anche in assenza di partita Iva. Si tratta di un passo importante verso l’inclusività del sistema, che si adatta alle esigenze di una platea sempre più diversificata.

Un’altra svolta riguarda l’accesso e la gestione delle dichiarazioni da parte di eredi, tutori, amministratori di sostegno e genitori: l’ampliamento delle funzionalità web permetterà a queste figure di operare in modo più autonomo, riducendo la necessità di recarsi fisicamente negli uffici.

Per i contribuenti in regime forfetario o di vantaggio, spesso penalizzati da una scarsa interoperabilità dei sistemi, arriva finalmente la precompilazione automatica dei dati derivanti da fatture elettroniche e corrispettivi giornalieri. Un’opzione che agevola una categoria molto numerosa – in particolare tra i giovani e i freelance – e che promette di semplificare in modo significativo l’adempimento.

Il fisco digitale prende forma.

L’introduzione di nuove funzionalità online, la possibilità di deleghe digitali semplificate, e l’estensione dell’accesso ai modelli da parte di professionisti come avvocati, Caf imprese e revisori segnano un ulteriore passo nella digitalizzazione del fisco. Questo processo, ancora in evoluzione, appare sempre più orientato a ridurre gli attriti tra contribuente e amministrazione, lasciando spazio a una logica di servizio e trasparenza.

Tra i dati dichiarativi, spiccano ancora una volta le spese sanitarie (oltre un miliardo di documenti), seguite da premi assicurativi, certificazioni uniche e bonifici per ristrutturazioni edilizie. Ma sono le crescite più marcate – +32% per le ristrutturazioni condominiali, +13% per le erogazioni liberali – a raccontare un’Italia che investe nel patrimonio immobiliare e nella solidarietà. In linea con le tendenze ambientali e green, entra tra i dati acquisiti anche la voce dei proventi da energia fotovoltaica domestica, erogati dal Gse.

Una scadenza, diverse strade.

La finestra per l’invio del 730 si chiuderà il 30 settembre, mentre per il modello Redditi ci sarà tempo fino al 31 ottobre. Due scadenze, due strumenti, un unico obiettivo: offrire ai cittadini un fisco più vicino, più semplice, più comprensibile.

L’Italia fiscale del 2025 si muove con maggiore consapevolezza lungo il sentiero della digitalizzazione e dell’efficienza. La precompilata non è solo un adempimento burocratico: è lo specchio di un sistema che vuole evolversi con i suoi cittadini, offrendo strumenti accessibili e intelligenti. Ora sta a noi – contribuenti, professionisti, istituzioni – raccogliere la sfida di un fisco moderno e collaborativo.

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