venerdì 8 gennaio 2021 - YouTrend

5 dataviz per capire il 2020

Abbiamo scelto per voi 5 data visualizations utili per comprendere i principali fatti di questo 2020

1. Le elezioni più importanti dell’anno sono state sicuramente quelle americane. Guardare la classica mappa elettorale degli Stati Uniti in cui ci sono contee blu e contee rosse può però risultare ingannevole nel comprendere la reale distribuzione dei voti: gli USA, infatti, sono un Paese con vaste aree scarsamente popolate.

Ecco quindi una delle dataviz che a questo proposito ha avuto più successo, presa da Twitter: All’inizio viene mostrata la mappa standard, dalla quale sembrerebbe emergere un successo per i repubblicani, ma successivamente ogni contea viene rappresentata da un cerchio con un diametro basato sulla popolazione residente: da qui si capisce molto bene come i Dem abbiano vinto nelle grandi aree metropolitane, al contrario del GOP che ha prevalso nella contee meno densamente abitate del Paese.

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2. Sempre parlando delle ultime elezioni presidenziali americane, abbiamo scelto quest’altra mappa, presa dal New York Times, che mostra lo shift nel voto tra il 2016 e il 2020 per ogni contea. Si tratta di una mappa molto interessante, perché – come abbiamo avuto modo di dire più volte – mostra alcuni spostamenti significativi rispetto a 4 anni fa: i suburbs, per esempio, hanno registrato un non trascurabile shift verso i Dem, mentre al contrario osserviamo uno shift verso Trump nelle contee ispaniche situate sul confine messicano del Texas, ma anche in diverse contee della Florida – tra cui quella di Miami-Dade, dove vive una comunità cubana molto numerosa.

 

3. Spostandoci in Europa, vi proponiamo queste due mappe dei circondari (Landkreise) della Germania, a cura di Der Tagesspiegel: quella blu-azzurra mostra la percentuale di voti ottenuti da Alternative für Deutschland, il partito dell’estrema destra tedesca, nelle elezioni federali del 2017; quella rosa-rossa, invece, mette in evidenza il numero di casi di coronavirus ogni 100.000 abitanti al 1° ottobre 2020. Dal confronto tra le due mappe, sembra che l’AfD abbia ricevuto percentuali più elevate laddove oggi vi è un’alta diffusione del virus.

Questa correlazione tra il successo di AfD e la diffusione del virus esiste in tutti i Länder, ad eccezione di Brema e della Bassa Sassonia. Attenzione però: correlazione non significa automaticamente causalità. In parole povere: solo perché ci sono molti elettori di AfD che vivono in un circondario non significa necessariamente che la maggiore diffusione del coronavirus sia direttamente imputabile a loro. Potrebbe essere una pura coincidenza o potrebbe esserci una causa comune individuabile in altre variabili, come reddito o istruzione. Se volete approfondire questa correlazione, in ogni caso, vi suggeriamo di leggere l’articolo di Der Tagesspiegel.

 

4. Sempre parlando di coronavirus, la BBC ha elaborato questa semplice ma efficace dataviz per mostrare i Paesi più colpiti dalla diffusione del virus: come si vede, la Cina a marzo è stata superata dagli Stati Uniti – almeno in base ai dati ufficiali sui casi confermati.

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5. Infine, parliamo di leader: Morning Consult ha confrontato il tasso netto di approvazione tra i principali leader mondiali, calcolato come differenza tra la quota della popolazione di ogni Paese che approva l’operato del proprio capo di Stato o di Governo e la quota di popolazione che lo disapprova. Si tratta di una dataviz che permette di capire in quali Stati e per quali leader l’effetto ‘rally round the flag – cioè l’aumento della popolarità di chi governa nei periodi di emergenza – è stato più intenso. Dai dati sembra che Trump non abbia beneficiato di questo effetto, al contrario, per esempio, di Macron e Merkel.

 
 
 



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