lunedì 30 marzo 2015 - Angelo Cerciello

1992: una serie televisiva che parla di arrivismo sociale

1992 è una serie televisiva italiana creata da Alessandro Fabbri, Ludovica Rampoldi e Stefano Sardo, tutto originato da un’idea di Stefano Accorsi. La serie tv narra le vicende di vari personaggi nell’Italia e nella Milano ai tempi dell’inchiesta di Tangentopoli.

Tra i personaggi vediamo Leo, interpretato da Stefano Accorsi, un pubblicitario di successo alquanto spietato e distaccato nei rapporti con le persone. Poi c’è il personaggio di Veronica Castello, interpretato dall’ex-Miss Italia Miriam Leone, una “femme fatale” che cerca di farsi strada nel mondo dello spettacolo anche avendo rapporti sessuali con le persone “giuste”. Pietro Bosco, invece, è un ex-militare che decide di entrare in Parlamento come deputato della Lega Nord, una persona alla ricerca di riscatto sociale, una persona che vuole emergere da una condizione abbastanza misera.

La maggior parte dei personaggi è spinta da arrivismo sociale, fenomeno ben caratteristico dell’epoca in cui si ambienta la serie come anche degli anni successivi caratterizzati dal berlusconismo, un arrivismo sociale che spesso si esplicita nel tentativo di avere successo nel mondo dello spettacolo, scopo di Veronica Castello, come già detto, mondo dello spettacolo ben rappresentato nella serie da spezzoni della televisione di quegli anni con scene di vari programmi come ad esempio “Non è la rai”.

Una serie televisiva che spesso assume anche i toni del noir, con le vicende di alcuni personaggi che sembrano maledetti in un inferno di peccato e vizi. Caratteristico il personaggio interpretato da Tea Falco in questo discorso: l’attrice italiana interpreta Bibi Mainaghi, figlia di un noto imprenditore che viene coinvolto negli scandali per corruzione di Tangentopoli, un personaggio dalle tinte scure e dark, un personaggio maledetto e senza redenzione.

La serie tv, a metà fra realtà e finzione, narra in modo documentaristico le vicende politiche di quegli anni come anche la società, le trasformazioni antropologiche e sociali e soprattutto tenta di delineare le caratteristiche tipiche dell’epoca sia a livello locale che ad un livello nazionale e globale. L’arrivismo e il riscatto sociale, come già accennato, sono il motore di tutto, sono la molla che fa scattare il temperamento, la personalità e il carattere dei vari personaggi.

1992 descrive un mondo losco, sporco, sudicio, in cui il “peccato” è cosa di tutti i giorni, un inferno senza uscita in cui tutti cercano di emergere dalla massa per conquistare il loro “posto al sole”: una serie televisiva che ben rispecchia anche la società di oggi in cui tanti fenomeni su citati si sono addirittura amplificati ed estremizzati.




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