giovedì 5 ottobre 2023 - Maria Macchia

"17 fili rossi + 1", un album per ricordare Piazza Fontana

"17 fili rossi + 1, ricordando Piazza Fontana": un album che comprende 16 tracce, tra canzoni e monologhi, per ricordare la strage avvenuta a Milano, il 12 dicembre 1969, all'interno della Banca Nazionale dell'Agricoltura. Un progetto discografico per non dimenticare, per trasmettere la memoria di questo ed altri drammatici eventi alle giovani generazioni, per chiedere verità, giustizia e riparazione alle ferite ancora aperte inflitte al nostro Paese.

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La copertina dell’album

“17 fili rossi + 1, ricordando Piazza Fontana” è un album composto da 16 tracce, tra canzoni e monologhi, il cui intento è quello di rievocare la strage terrorista di mano fascista avvenuta alla Banca Nazionale dell’Agricoltura di Piazza Fontana a Milano il 12 dicembre 1969 e ricordare le 18 vittime: i 17 che persero la vita nell'esplosione più Giuseppe Pinelli, precipitato da una finestra della Questura tre giorni dopo e riconosciuto come diciottesima vittima dal presidente Giorgio Napolitano nel 2009.
Il progetto nasce da una lirica di Fulvio Mario Beretta che, con alcuni interventi sul testo e la composizione della musica da parte di Renato Franchi, ha dato origine alla canzone che dà il titolo al disco. L’album, pubblicato dalla casa discografica Latlantide, si assume il compito di colmare un vuoto che il mondo della musica d’autore e dell’impegno sociale, civile e artistico italiano non poteva lasciare, sia pure ad oltre 50 anni da quel terribile evento che segnò per l’Italia l’avvio della cosiddetta “strategia della tensione”.

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Giuseppe Pinelli nel 1955 (foto di Licia Pinelli)

Il titolo “17 fili rossi + 1” è stato ispirato dal docufilm “Io ricordo, Piazza Fontana”, coproduzione Rai Fiction – Aurora TV realizzato nel 2019 con la regia di Francesco Miccichè. In esso Francesca Dendena, fondatrice dell’Associazione Piazza Fontana 12 dicembre 69 e interpretata da Giovanna Mezzogiorno, collega con dei fili rossi le foto delle 17 persone decedute a causa della bomba, di Pino Pinelli e dei presunti responsabili dell’attentato. Il brano omonimo assume il compito di dare il via alla narrazione, che prende forma e sostanza nelle tracce successive.
Il viaggio sonoro è legato da un filo narrativo che si snoda nella Milano del dicembre 1969, con la sua nebbia, gli addobbi natalizi e le vittime della strage con le loro storie personali che diventano lacrime di un’intera nazione. I sedici brani ci riportano a quei giorni fatti di luci e speranza, interrotti dal fragore dello scoppio dell'ordigno di matrice nera. Allo stesso tempo, nelle intense parole dei monologhi e delle canzoni emerge il rifiuto ad ogni cedimento alla rassegnazione.
L’album uscirà nel mese di novembre, solo in formato fisico e non digitale, e vuole esprimere una condanna contro ogni forma di indifferenza, con sentita e commossa partecipazione, ma anche con la rabbia e l’invettiva che si fanno dolore e memoria da parte dei musicisti che hanno preso parte a questa “suite” collettiva. Si tratta di artisti da sempre impegnati nell'ambito nella difesa della memoria storica del nostro Paese, come Gang, Renato Franchi & His Band, Yo Yo Mundi, Filippo Andreani, Alessio Lega, Come le foglie, Casa del Vento e la Banda degli Ottoni a Scoppio. Al loro fianco troviamo band e musicisti emergenti come Daniele Ridolfi, Andreacarlo e Emily Collettivo Musicale, che hanno composto per l'occasione o hanno scelto dal loro repertorio brani dedicati a questa vicenda, e attori che recitano brani a tema: Moni Ovadia, Renato Sarti, Daniele Biacchessi, Silvano Piccardi e Paolo Raimondi. Particolare rilievo assume la presenza del brano Fontana del dolor, scritto dal cantastorie Angelo Cavallini e recentemente riportato alla luce da Claudio Bernieri in un suo documentario, a sottolineare l’impatto che questo tragico avvenimento ebbe nella cultura popolare rappresentata dagli artisti di strada.
Molto significativo, infine, l’artwork del disco, con le opere grafiche dell’artista milanese Giovanni Tagliavini e l’iconica immagine dei funerali in Piazza Duomo nel celeberrimo scatto di Uliano Lucas.
La realizzazione di “17 fili rossi + 1” è patrocinata dall’associazione Piazza Fontana 12 dicembre 69, dal Comitato Promotore Non dimenticarmi, da ARCI Ponti di Memoria e da Licia, Claudia e Silvia Pinelli.

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Il memoriale "Non Dimenticarmi" che verrà realizzato dall’artista Ferruccio Ascari in Piazza Fontana

Il progetto discografico va ad inserirsi in un contesto più ampio di iniziative legate alla denuncia e alla memoria di quella che è stata denominata “strategia della tensione”, di cui la bomba in Piazza Fontana fu solo il primo drammatico atto. Dopo il 12 dicembre 1969 e fino al 1980, infatti, ci fu un susseguirsi di stragi, la maggior parte della quali rimaste impunite, nelle quali persero la vita, complessivamente, 137 persone. Per ricordarle, non lontano dalle lapidi delle 17 vittime del 12 dicembre 1969 e di Giuseppe Pinelli, verrà realizzata “Non Dimenticarmi”, un’installazione permanente composta da 137 steli metallici che sostengono altrettante campane a vento, ciascuna dedicata a una delle vittime di quelle stragi. Il memoriale, progettato dall’artista Ferruccio Ascari, si configura come una doverosa riparazione nei confronti della mancata giustizia e delle ferite ancora aperte inflitte al nostro Paese. Un frammento della title track dell’album, inoltre, è stato inserito da Daniele Biacchessi, giornalista e scrittore da sempre impegnato in un lavoro di indagine sugli eventi che hanno insanguinato il nostro Paese, nel suo documentario “Stragi d’Italia - Ombre nere 1969-1980”. Lo stesso Biacchessi è presente nel disco con il suo monologo Il Paese della vergogna.

Track list

  1. 17 fili rossi (F. M. Beretta/R. Franchi/M. Macchia)
    Renato Franchi & His Band
  2. Quasi soltanto mia (F. Andreani)
    Filippo Andreani
  3. Il Paese della vergogna (D. Biacchessi- R. Franchi)

    Daniele Biacchessi
  4. Piazza Fontana (C. Bernieri)
    Come le foglie
  5. Fontana del dolor (A. Cavallini)
    Emily Collettivo Musicale
  6. Il rumore del silenzio (R. Sarti)
    Renato Sarti (Teatro della Cooperativa)
  7. La fontana (Paolo Archetti Maestri)
    Yo Yo Mundi
  8. Oggi no (Andreacarlo)
    Andreacarlo 
  9. A Milano vado poco (C. Ravasi – R. D’Amico – R. Franchi)
    Paolo Raimondi
  10. Un ferroviere (D. Ridolfi)
    Daniele Ridolfi
  11. Popolo unito (L. Lanzi)
    Casa del Vento
  12. La prima strage di Stato (S. Piccardi)
    Silvano Piccardi
  13. La ballata di Pinelli (Anonimo)
    Alessio Lega
  14. Piazza Fontana (C. Bernieri)
    Banda degli Ottoni a Scoppio
  15. Non è finita (M. Ovadia – R. Nassini)
    Moni Ovadia
  16. Via Italia (M. e S. Severini)
    Gang

 




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