(---.---.---.62) 20 novembre 2012 16:29

Concordo con Roberto, che nella sua associazione (di cui non conoscevo l’esistenza) ci siano maschi e non uomini. Gli uomini di solito, pongono maggiore enfasi sul loro organo pensante rispetto a quello riproduttivo perché sanno che il cervello li accomuna con il resto dell’umanità, perché non sentono il bisogno di differenziarsi e perché non saremmo poi diversi dagli animali se la biologia da sola giocasse un ruolo così preponderante.
I maschi (italici, Mussolini ci insegna) devono adeguarsi ciecamente alla gretta costruzione sociale della mascolinità che li vuole schiavi dell’ignoranza. Non ci vuole molto a capire quanto sia difficile impersonare il maschio virile, che non ha mai una debolezza, tutto d’un pezzo.
Certo che ci vorrebbe una giornata commemorativa anche per loro, i maschi, le vittime della mascolinità obbligatoria, gli attori che non si accorgono di stare in una commedia e si prendono estremamente sul serio citando una natura fittizia che sono costretti a scrivere con la N maiuscola per giustificare la propria mancanza di argomenti.
Che pena, Roberto. Sei una
vittima anche tu. Ma questo non è il tuo giorno di commemorazione, ahinoi. Questo è il giorno di commemorazione delle vittime transgender. Vittime per la maggior parte uccise da maschi, come te che non riuscivano ad accettare che siamo più di un organo riproduttivo. Prendine atto e vai avanti.


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