Carmine Tomeo Carmine Tomeo (---.---.---.94) 1 marzo 2012 09:07

Caro LR,

per chiarire, la certificazione, qualunque essa sia (qualità, sicurezza, ambiente, responsabilità sociale, ecc.) si ottiene adottando una serie di procedure, in maniera volontaria. A seguito di questa adozione, si contatta un Ente di certficazione accreditato, lo si paga per verificare il contenuto delle procedure e della loro corretta applicazione, rispetto ad una norma che è (è bene sottolinearlo) volontaria e non cogente. Dire si compra forse è esagerato, ma è pure vero che di fatto l’azienda paga l’Ente per farsi verificare e può cambiare Ente se non piace...

Ora, la certificazione ISO 9001, riguarda la gestione per la qualità aziendale e cioè un Ente accreditato certifica che l’azienda tal dei tali adotta un sistema aziendale in grado di offrire un prodotto o un servizio che risponde alle esigenze del cliente (detto in forme grossolane). Non si trova traccia, nella ISO 9001, di riferimenti alla prevenzione e protezione della sicurezza e della salute dei lavoratori. Quindi, un sistema ISO 9001, non contemplando la sicurezza sul lavoro, non può garantire la sicurezza nei luoghi di lavoro.
Il fatto è che, per i motivi di cui dicevo sopra, nemmeno la OHSAS 18000 (che riguarda la sicurezza lavoro) può garantire la protezione e la prevenzione dai rischi dei lavoratori.

Sul TU sulla sicurezza lavoro. Dove ho scritto che il TU viene meno? Ovvio che rimane valido e ovvio è pure che rimane l’obbligo di applicarlo. Ma è pure vero che se un’azienda sa di non poter essere controllata, è indotta a non adottare misure di prevenzione e protezione dai rischi. Mi pare una banalità che non dovrebbe essere sottolineata.

Hai letto il Decreto 81/08? Bene, allora ricorderai che non è vero quello che dici. L’81/08, così come il vecchio 626, prevede sanzioni a carico dei lavoratori. Inoltre nel 2009, con il decreto 106, quelle sanzioni a carico dei lavoratori sono state aumentate, mentre sono state ridotte quelle a carico di datori di lavoro e dirigenti. Inoltre, con il Decreto 106, è stata introdotta la norma salva-manager, oggi dimenticata, ma per la quale l’Italia è soggetta a procedimenti di infrazione da parte dell’UE.

Non entro nel merito delle norme (che a dispetto della definizione non si limita al Testo Unico), perchè sarebbe davvero troppo lungo il discorso. Ma in realtà sono contenuti, nel TU, elementi importanti di flessibilità, senza contare che mancano ancora decreti attuativi che rendano realmente applicabile il TU stesso.


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