mercoledì 4 gennaio 2012 - Fabio Barbera

Visual food: anche in cucina l’occhio vuole la sua parte

Nessuno spreco e nessun limite alla fantasia: è questo uno dei motti di Rita Loccisano, ideatrice di VisualFood e autrice del blog “A Mouse On The Table”. Il cibo può quindi diventare un’arte e proprio Rita ci spiega come in questa intervista.

Salve Rita, sei originaria delle locride ma vivi a Modena dove ti dividi fra lavoro, famiglia e passione per l’arte del decorare con gusto proprio il "gusto". Una passione che coltivi da ben vent’anni, com’è nata l’idea di farla diventare una professione?

Salve a tutti! Tutto è nato con un blog. Molti appassionati di cucina decidono di aprire un blog per condividere le loro ricette, i loro segreti e le loro passioni. Io mi resi conto che avrei potuto insegnare attraverso un blog tanti piccoli e semplici trucchi per decorare i piatti e per fare questo scelsi anche uno strumento allora poco utilizzato tra i blogger: i video. A mio parere si addicevano di più a quello che volevo fare io: far vedere come praticare certi tagli e mostrare alcune tecniche. E' più immediato da capire e da riprodurre. Questa era l'idea iniziale. Man mano che andavo avanti mi divenne sempre più chiaro che non tutte le decorazioni andavano bene. Non me la sentivo ad esempio di proporre decorazioni che richiedevano intagli complessi e nemmeno quelle che poi non potevano essere consumate, come ad esempio decorazioni con patate crude o zucca cruda. E così pian piano è nata la filosofia del VisualFood, che nel frattempo è diventato un marchio registrato. Tutto il resto lo devo alla creatività e ai lettori che mi hanno permesso di passare al livello successivo: tenere dei corsi di VisualFood nelle loro città.

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In cosa consiste il tuo lavoro?

Prima di tutto è design: progetto e creo piatti e composizioni che rispondano ai criteri sopra descritti, ovvero che siano belli da vedere e buoni da mangiare. Poi tutorial: giro i video che pubblico sul blog e sul mio canale YouTube. Infine corsi e consulenze. Tengo corsi in tante città d'Italia, sia presso scuole di cucina che tra privati e offro la mia consulenza a catering e aziende del settore alimentare. Da febbraio 2012 aprirò un nuovo sito, si chiamerà VisualFood Design, dal quale sarà possibile acquistare attrezzi, materiali e anche scaricare libri e corsi.

Il design applicato al cibo può riguardare diversi aspetti e sfaccettature, leggo dal sito che si può utilizzare davvero tutto: verdure, frutta, dolce e salato. Qualche esempio?

Una delle novità apportate dal VisualFood è proprio l'allargamento della base degli ingredienti. Non solo frutta e verdura, ma anche pane, pasta, formaggi, salumi, patatine e chi più ne ha, più ne metta! Avevate mai pensato che si può trasformare una mozzarella in una rosa o una scamorza in un pupazzo di neve? E' divertentissimo e lascia gli ospiti sbalorditi, soprattutto quando vengono a sapere che quei piatti non sono decorazione, ma si mangiano! Ci sono un sacco di territori inesplorati tra gli alimenti, basti pensare alla frutta secca che è stata sempre trascurata da chi si è occupato di decorazione. E io ho intenzione di rimediare!

Da una tavola elegante si può passare a realizzare piatti e scenografie divertenti dedicati anche ai più piccoli?

Certamente! Si può abbellire la tavola più elegante con centrotavola di frutta o pinzimoni di verdure dagli intagli semplici, ma non solo. Anche contorni di verdure cotte, insalate VisualFood e composizioni di salumi sanno rendere una tavola speciale. Così come per i bambini si possono trasformare primi, secondi, contorni e dessert in simpatici personaggi da mangiare e persino frutta e verdura diventano invitanti. Rispetto alle scenografie… sì, ce ne sono tante adatte alla tavola dei bambini ma anche a quella degli adulti. Basti pensare al centrotavola invernale di frutta in cui un melone invernale diventa un igloo, dei chicchi d'uva nera dei pinguini e delle mezze pere prendono la forma di foche.

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Da docente, poi, metti anche le tue doti artistiche al servizio degli apprendisti VisualFoodist. Cosa si impara nei tuoi corsi e come si fa a prenderne parte?

Tengo corsi a diversi livelli: per professionisti del Food, per appassionati della tavola e per mamme e bambini creativi. I miei corsi sono dei laboratori pratici in cui ognuno impara a trasformare l'alimento base in VisualFood. Io seguo gli alunni passo passo per essere certa che tutti ottengano i medesimi risultati. I corsisti poi portano a casa il frutto del loro lavoro e il giorno dopo mi raccontano di applausi e complimenti ricevuti da amici e familiari. Per partecipare a uno dei miei corsi basta contattarmi direttamente all'indirizzo mail [email protected] oppure consultare la pagina degli appuntamenti sul sito www.amouseonthetable.com per trovare il corso più vicino.

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Parliamo di record, qual è stata la scenografia più difficile che sei stata chiamata a realizzare e quella che ti ha dato più soddisfazioni?

Quella più difficile da realizzare non è stato un VisualFood, che per definizione sono di semplice realizzazione. E' stata invece una scultura di pasta secca commissionatami dalla DeCecco in occasione della fiera PastaTrend del 2010. Con la loro pasta ho realizzato un'opera dedicata ai 150 anni dell'Unità d'Italia in cui su un campo tricolore poggiava un albero secolare. Alle sue radici i cappelli dei Garibaldini e sulla chioma le regioni d'Italia. Questa scultura ha richiesto settimane di lavoro e per la sua delicatezza anche molte attenzioni e precauzioni. La composizione che invece mi ha dato maggiore soddisfazione è il bouquet di tramezzini. Nonostante la sua semplicità riesce sempre a impressionare chi lo vede per la prima volta. Credo che sia la composizione che più di tutte riassume i principi del VisualFood: bellezza, non spreco, semplicità di realizzazione.

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Prossimi appuntamenti che coinvolgono te e il tuo team?

Da gennaio a marzo sarò ancora a Roma, Alba, Genova, Modena, Puglia. A fine gennaio sarò nelle Langhe a premiare il vincitore del primo VisualFood Contest della storia. Il concorso è stato indetto da Cascina San Cassiano, un'azienda di prodotti biologici di alta qualità e io sarò nella giuria per giudicare il miglior VisualFood in gara.

Dove trovarti sul web?

Sul sito www.amouseonthetable.com, sulla mia pagina Facebook "A Mouse On The Table", sul profilo "VisualFoodesign" di Twitter, sul canale YouTube "VisualFood Channel" e su Flick alla pagina "VisualFood Design". Direi che non potete non trovarmi!

 

 

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Per la realizzazione di questa intervista ringraziamo la foodblogger consultant Laura Casaldi.




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