martedì 23 agosto 2016 - Camillo Pignata

Ventotene, il vertice tra realtà e retorica

Dopo la Grecia, i muri, la politica di austerità, lo stupro della solidarietà e della democrazia, per qualche soldo e qualche voto in più, finalmente Ventotene.

Sicurezza, immigrazione e crescita i temi alla ribalta; nel vertice Merkel, Renzi e Hollande. La Brexit e la riforma costituzionale italiana, i temi "nascosti".

Guardia costiera europea, rinnovo del piano Junker, aiuti ai paesi del terzo mondo(Nigeria e Mali), più raccordo tra i servizi e le industrie della difesa europee, per una maggiore sicurezza contro il terrorismo.

Ma la retorica ha prevalso sulla realtà. E cosi mentre parlavano di aiuti agli immigrati, la Merkel difendeva il trattato con la Turchia, un paese che calpesta i valori di libertà, democrazia, e solidarietà dell’Europa, come strumento fondamentale per sconfiggere gli scafisti.

Hollande taceva, mentre gli altri premier invocavano una politica di partenariato con i paesi dell’emigrazione verso l’Europa, ma non rinunciava alla sua politica coloniale verso questi paesi.

Renzi parlava di sogni di un’Europa unita, federale, dell’Europa di Spinelli, mentre varava e sosteneva, una riforma costituzionale che, raccordando il sistema decisionale nazionale con quello intergovernativo europeo, favoriva i nazionalismi.

Sullo sfondo la gestione della Brexit, di cui i tre leader non hanno parlato, per nascondere il contrasto con la Germania, che vuole un’uscita lenta dell’Inghilterra dalla UE per garantirsi, con il suo aiuto, la supremazia sui Paesi del sud Europa.

E così i tempi della uscita dalla UE della Gran Bretagna, quanta Brexit, quanti e quali i trattati da conservare o da revocare, sono rimasti interrogativi senza risposta.

Non hanno parlato della riforma costituzionale italiana, per tacere sugli gli intenti che essa nasconde: il primo passo verso una costituzione europea, il raccordo tra il sistema decisionale nazionale e quello intergovernativo europeo, per favorire i nazionalismi, in modo da potersi garantire il potere sovranazionale sugli stati europei.

Sono troppi i nodi da sciogliere: le politiche sbagliate che hanno sbarrato e sbarrano la strada ad una politica estera comune, ad una politica europea dell'immigrazione, che hanno consentito e consentono, 48 paradisi fiscali, che hanno emarginato ed emarginano il ruolo del Parlamento.

Ben altro ci sarebbe stato bisogno,per avere qualcosa in più, di una scuola nel carcere di Ventotene.




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