mercoledì 7 agosto 2013 - Roberta Cipollaro

Londra invasa da 15 tonnellate di grasso

La stampa internazionale l’ha soprannominato l’“iceberg di grasso”. Stiamo parlando dell’enorme massa di grasso scoperta in queste settimane nel sottosuolo londinese.

La strana formazione arriverebbe a pesare 15 tonnellate e sarebbe grande come un autobus. L’hanno scoperta degli operai dopo che un condominio di Kingston lamentava problemi con lo scarico della toilette: da qui la scoperta di una massa enorme di grasso rappreso che ha bloccato il 95% del tubo di scarico, per 2,4 metri di diametro.

 La causa? I residui di olio da cucina gettati in lavandini e scarichi igienici. Ci sono volute ben tre settimane di costante lavoro con potenti getti d’acqua per poter eliminare l’enorme iceberg di grasso. Ma purtroppo il problema resta.

Londra ha infatti la più alta concentrazione di imprese del settore alimentare del Regno Unito e arriva a produrre circa 32-44 mila litri di olio da cucina ogni anno, gran parte del quale viene versato negli scarichi. In effetti una soluzione ci sarebbe, seguendo (almeno questa volta) l’esempio di McDonald’s che dalle sue cucine londinesi raccoglie più di 600.000 litri di olio da cucina usato ogni anno, convertendolo poi in biodiesel da utilizzare per almeno metà dei suoi camion.

"Raccogliendo questi residui e trasformandoli in biodiesel potremmo fornire il 20% del combustibile necessario per intero parco autobus di Londra, ottenendo un vantaggio economico ", ha detto Boris Johnson, sindaco di Londra.

Inoltre un consorzio prevede di generare 130 gigawatt (GWh) di energia elettrica rinnovabile ogni anno dalla combustione di 30 tonnellate al giorno di grasso e olio. 

Indubbiamente la questione dei residui di olio e grasso nelle fogne delle grandi città non è un problema solo inglese. A tal proposito, il Guardian fornisce al suo pubblico un memorandum utile per mantenere gli scarichi puliti:

• I grassi e l’olio vegetale, lo strutto, il burro e la margarina, così come gli scarti alimentari e i prodotti caseari contribuiscono a bloccare le fognature.

• Le salviette, i pannolini, gli assorbenti, gli stracci e i preservativi non si rompono facilmente e possono impigliarsi nei tubi, negli scarichi e nelle fogne, portando a blocchi.

• Pesticidi, acidi degli accumulatori, smalto, olio motore, cloro e altri prodotti per la pulizia, vernici e prodotti chimici fotografici sono tutti i rifiuti tossici devono essere smaltiti con cura perché non si smaltiscono nei sistemi fognari e possono inquinare i fiumi e l'acqua del mare.

 

Foto logo: Jim Linwood/Flickr

Foto articolo: lapresse.it




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