lunedì 11 febbraio 2013 - Antonella Policastrese

Un amore negato: forme di razzismo crescono

L'odio è come un fiume carsico, scorre con vevemenza sotto terra, fino ad emergere e travolgere se in piena ciò che incontra. Potremmo racchiuderla in questa descrizione la Storia di Jennifer e Antonio, due giovani costretti a vivere di nascosto la loro storia d'amore. Dopo ciò che è successo, parla Jennifer e l'amara realtà è come un pugno nello stomaco. Una storia tipo "west side story" tutta crotonese. Un amore nato al luna park, osteggiato dai genitori di lei in quanto Antonio non è ritenuto degno di chiedere la mano della loro figlia.

Antonio è un giovane rom. Una comunità stanziatasi a Crotone da tantissimo tempo. Le case sono delle baraccopoli, dove mancano i servizi igienici, ma la gente che ci vive è dignitosa. Le donne tengono linda la loro abitazione e non mancano i simboli religiosi che sono testimonianza di una fede vissuta e professata con la pazienza di chi sopporta in quanto povero, le avversità della vita. Sono cattolici i rom e nell'accampamento alcuni giovani hanno portato a compimento gli studi con buoni risultati. Alcuni si sono laureati e a questi giovani è stato affidato il compito di tenere alta la loro cultura, di non dimenticare chi sono e soprattutto il rispetto che si deve avere quando si interagisce anche con chi rom non è. Ma ai genitori di Jennifer quel ragazzo chissà cosa sarà sembrato e l'appartenenza ad altra cultura vissuta con sospetto quasi come se fosse un motivo di disonore, un qualcosa da tenere lontano e soprattutto da osteggiare. E così Jennifer veniva privata della libertà d'uscire, vessata da continue ingiurie, controllata anche sul cellulare, per capire se quella storia fosse realmente finita.

Ma l'amore non conosce paura, l'amore abbatte qualsiasi barriera e per amore si è disposti a far tutto. Jennifer era anche fuggita una volta di casa per vivere la sua storia, ma rintracciata nell'accampamento rom costretta a rientrare a casa. Come fare, come vivere vicino a quel giovane che per lei ha rischiato davvero la vita! L'espediente è quello di vedersi di notte come Romeo che raggiunge la stanza di Gliulietta quando tutti dormono, per vivere momenti d'intimità negata. Ma ahimè qualcosa va storto e l'epilogo lo conosciamo:botte da orbi ad entrambi. Solo che a lui tocca il volo dal balcone, scaraventato come se fosse un sacco d'immondizia. Un caso, solo un caso se la storia non ha avuto un epilogo peggiore. Jennifer non poteva di certo sopportare una cosa simile e ha allertato le forze dell'ordine prontamente intervenute. Oggi Jennifer disprezzata odiata dai suoi stessi parenti, vive dai genitori di lui. Come deve sentirsi una figlia colpevole di amare e voler vivere la sua storia di ragazza ventiduenne come tutti gli altri giovani della sua età? Condannata per un amore. Come è possibile una cosa simile? Non è un poco di buono Antonio, è un onesto lavoratore. Non ruba, non spaccia, non è un delinquente. La sua unica colpa quella di essere uno zingaro e in questa nostra epoca fa male che il razzismo sia diventata una forma d'odio strisciante che nutre e degenera in forme estreme di violenza.

 
Io desidero quello che possiedo; il mio cuore, come il mare, non ha limiti e il mio amore è profondo quanto il mare: più a te ne concedo più ne possiedo, perché l'uno e l'altro sono infiniti.
— William Shakespeare



Lasciare un commento