mercoledì 9 novembre 2016 - Doriana Goracci

Umberto Veronesi e la speranza infinita

Ero convinta che Umberto Veronesi fosse molto più giovane dei suoi 90 anni, ne avrebbe compiuti invece 91 il 28 novembre. Ero convinta che Umberto Veronesi ce l'avrebbe fatta a trovare prima o poi l'antidoto per il cancro perché si mostrava sempre sereno, forte, giusto. Lasciando la vita, ha salutato 7 figli e 16 nipoti.

Non ci ha lasciato l'antidoto per il cancro ma non ha mai smesso di consigliarci una dieta ricca di frutta e verdura e di non consumare eccessivamente, se non affatto, carni rosse e lavorate poiché potenzialmente cancerogene per l’uomo. In una delle tante interviste rilasciate, una recente per l' Expo, ricordava che "per ottenere un chilo di carne ci vogliono 15mila litri di acqua, mentre per ottenere un chilo di cereali ce ne vogliono 1000. Quindi gli animali trasformano in cibo solo il 10 per cento di quello che ricevono...È dimostrato scientificamente che i vegetariani vivono più a lungo e in migliori condizioni di salute, dunque non c’è dubbio che la dieta vegetariana faccia bene. Un’alimentazione ricca di carni rosse e grassi saturi di origine animale è causa di cancro, obesità (che confermo essere una malattia in sé) e molte malattie cardiovascolari. Inoltre è provato che nei vegetali esistono molecole che ci proteggono dalle malattie. Contro specifiche forme di cancro conosciamo il licopene dei pomodori, l’indolo-3-carbinolo delle crucifere, la catechina del tè, i polifenoli degli agrumi e tante altre sostanze. In natura esistono proteine in abbondanza. Nei legumi, ad esempio."

George Orwell nella Fattoria degli Animali e gli umani che la curano scriveva: "Gli animali da fuori guardavano il maiale e poi l’uomo, poi l’uomo e ancora il maiale: ma era ormai impossibile dire chi era uno e chi era l’altro.”

Umberto Veronesi dichiarava : "Il vero dramma degli animali è come sono trattati da tutti noi e non dai ricercatori scientifici. Il vitello, uno degli animali più evoluti nella scala neuropsichica e che soffre molto di più di quelli usati in laboratorio come cavie, non trova molti oppositori contro la fine terribile cui viene sottoposto nei mattatoi per garantire le belle “fettine di vitello” sulle nostre tavole."

Al tempo stesso Veronesi, l'oncologo di fama mondiale e Senatore della Repubblica, nel 2010, chiarì una volta ancora la sua posizione sul nucleare: "...ritengo che la scelta del nucleare sia un Bene per il Paese, che amo e che vorrei vedere sviluppare in linea con gli standard mondiali più avanzati. La mia posizione ha origini scientifiche «storiche» e non è cambiata nel tempo. Gli Stati Uniti e, proprio ai nostri confini, la Francia e la Svizzera (modello di qualità di vita per noi italiani) hanno da anni investito nel nucleare e continuano a sviluppare strategicamente la loro scelta. Come fonte di energia, il nucleare è al momento la meno tossica per l’ uomo: il rischio collegato al suo utilizzo è quello di incidente alle centrali di produzione, ed oggi nel mondo è calcolato vicino allo zero. E’ dunque l’alternativa più valida al petrolio, che è altamente inquinante ed è causa di conflitti sanguinosi, oltre che di episodi disastrosi per l’ambiente e la salute, come abbiamo vissuto di recente con la vicenda americana della Bp...Sono legato (in alcuni casi anche iniziatore) ai movimenti che sostengono i diritti dei più deboli e dei più poveri, che lottano contro l’ingiustizia sociale, che si impegnano contro gli squilibri economici, l’ indigenza e la fame nel mondo, che promuovono la pace e il rispetto dei diritti umani, che agiscono a favore della questione femminile. Questi sono i temi che applicano i valori della Sinistra, a cui ho aderito per tutta la vita, dalla lontana Resistenza, all’ incarico come Ministro in un Governo di sinistra, fino al mio recente impegno in Parlamento. Valori che non rinnego e continuerò a trasformare in atti concreti. Per questo, su caloroso invito di Walter Veltroni, nel 2008 ho accettato di candidarmi al Senato e per questo, sono convinto, sono stato eletto a Milano: portare in Parlamento i miei 50 anni di battaglie per la salute, la scienza e la libertà di pensiero e di ricerca."

I l"pacifista estremista" come si autodichiarò, ebbe anche ad affermare: "Io ho iniziato il movimento per la pace universale, ma nel senso tolstojano, la pace non come assenza di guerra, o non solo come assenza di guerra, ma come ritorno ad una condizione naturale, pacifica, profonda del nostro pensiero. Quindi ci stiamo battendo per la pace nel mondo, contro le guerre, contro le armi, contro i soprusi, contro le violenze, contro la pena di morte, a favore delle donne la cui identità è calpestata in molti paesi. E quindi potremmo dire che è un grande movimento per la non violenza."

Il tema tumore mi è stato sempre molto vicino purtroppo, avendo perso i miei genitori così, oltre tante tante persone a me molto care.

Ripenso alle ultime ore di mia madre, assediata dal cancro e la musica classica da lei tanto amata e praticata che le abbiamo messo fino all' ultimo respiro, ripenso al professor Veronesi quando spiegò recentemente che dove non arrivano farmaci o bisturi, arriva la musica "stiamo studiando come la musica sia capace di rivelare il nesso fra l'uso delle note come terapia complementare nella cura di varie patologie, dall' Alzheimer alla depressione, e i miglioramenti sui pazienti".

L’amor che move il sole e tutte l’altre Stelle...

Grazie

Doriana Goracci




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