lunedì 30 aprile 2018 - Matteo Preabianca

Tailandia, Cina, Myanmar e Laos: le specie a rischio | Il Triangolo di sangue

Negli ultimi anni, la “vita” è stata calcolata in modo più preciso rispetto al primo catalogo di Carl Linnaeus, il quale ne catalogò 10.000. 

7.8milioni di specie di animali, la maggioranza insetti

298.000 specie di piante

611.000 specie di funghi, miceti e mufe

36.400 specie di protozoi e organismi unicellulari

27.000 specie di alghe o cromisti

I batteri sono incalcolabili

L'86% delle specie terrestri di animali e piante e il 91% di specie marine

Nel Golden Triangle che unisce Tailandia, Cina, Myanmar e Laos molte specie sono a rischio di estinzione. Per una varia gamma di prodotti asiatici culinari e medicinali si massacrano animali in continuazione. Qui la specie mostra tutta la sua naturale bassezza. Mostra la cecità assoluta verso i viventi non umani e non. 

Rinoceronti, capricorni, gaur, leopardi e tartarughe sono solo alcune delle specie in via di estinzione che vengono apertamente vendute in una regione considerata Terra di nessuno nel commercio illegale di animali selvatici.

L'elenco dei "Top 10 Most Wanted" si basa su indagini condotte dal WWF sui mercati illegali della fauna selvatica, sui negozi e sui ristoranti e sulle relazioni di TRAFFIC, la rete di monitoraggio della commercio della fauna selvatica. Rappresentano le specie più spesso viste per la vendita in un commercio criminale che minaccia la fauna selvatica in tutta l'Asia e in Africa.

Uno dei principali motori del commercio è rappresentato dai turisti che si recano in zone come Mong La e Tachilek in Myanmar, e in zone di confine come Boten e la Zona Economica Speciale del Triangolo d'Oro in Laos. 

Chrisgel Cruz, consulente tecnico sul commercio della fauna selvatica per il WWF-Greater Mekong, ha dichiarato che "Il commercio illegale, non regolamentato e insostenibile sta mettendo in pericolo le popolazioni selvatiche di centinaia di specie, non solo nella regione del fiume Mekong ma in tutto il mondo. Le zone di confine come il Triangolo d'Oro sono quelle in cui questo commercio prospera e in cui dobbiamo impegnarci al massimo per proteggere gli indifesi".

Molte delle tigri asiatiche attraversano il Triangolo d'Oro, finendo sulle tavole da pranzo, nelle medicine dubbie, o come articoli di lusso e gioielli. 

Il crescente commercio di pelli di elefante, unito alla continua domanda di avorio, sta minacciando le popolazioni di elefanti, dall'Asia all'Africa. Gli allevamenti di orsi sono dilaganti in tutta la regione, dove sia gli orsi solari che gli orsi neri asiatici - per lo più catturati allo stato selvatico - sono tenuti in minuscole gabbie mentre la loro bile è raccolta per la medicina tradizionale e per rimedi folcloristici. 

Le fattorie di orsi e tigri, insieme ai mercati della fauna selvatica in questa area, sono una minaccia per le popolazioni selvatiche di queste specie e dovrebbero essere chiuse.Questa regione ha una meritata reputazione sia come destinazione che come fonte di alcune delle specie più a rischio del mondo e che deve fermarsi o queste specie potrebbero estinguersi.

I rinoceronti africani vengono uccisi al ritmo di tre al giorno per soddisfare la domanda di corna in luoghi come il Vietnam. Le corna presumibilmente curano i postumi e le febbri, ma in realtà sono realizzate con lo stesso materiale delle unghie umane, senza alcun valore medicinale. 

La cheratina ricopre anche il pangolino, molto richiesto in Cina e Vietnam per le sue dimensioni ed è considerato l'animale più trafficato al mondo. 

Un'altra specie, il bucero reale, il quale ha in testa una struttura massiccia a casco, è ideale per incisioni simili all'avorio. 

Il capricorno, o sirau, una specie di capra che vive in montagna, è molto apprezzato per le sue carni, utilizzate nella medicina tradizionale laotiana. I leopardi, i quali un tempo erano ampiamente diffusi in tutto il Sud-Est asiatico, sono ricercati per pelle e crani.

Le tartarughe sono molto vendute, sia vive che come oggetti decorativi. 

Infine, la più grande specie di bestiame al mondo, il gaur, è in declino a livello mondiale a causa della sua domanda per le sue enormi corna.

Cosa si può fare, oltre a informare e informarsi su quanto avviene in quelle zone? Un' azione efficace e concreta è non recarsi, come turisti, in questi luoghi. Purtroppo, siamo in un mondo in cui l'unico modo per ottenere, forse, dei risultati è intaccare l'economia.

Siamo ormai in una nuova fase in cui proteggere le altre specie e l'ambiente è morale e intelligente per salvaguardare anche la nostra. Non si tratta di animalismo pietistico, ma scientifico e sociale.

 



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