martedì 29 marzo 2016 - angelo umana

Spotlight, di Tom McCarthy

Antonio Padellaro ha scritto il 1° marzo 2016, a proposito di Spotlight, che “Per chi fa sul serio questo mestiere (il giornalista), smascherare le colpe di un qualsiasi potente che si sente onnipotente, gettarlo dall’altare nella polvere è una soddisfazione che non ha prezzo, tanto che alcuni lo farebbero anche gratis”.

Ha ben il diritto di dirlo, è l’ex direttore dell’unico quotidiano indipendente in Italia, Il Fatto Quotidiano, nel quale scrive ancora. Il potente di cui si tratta in Spotlight è il cardinale di Boston, Bernard Francis Law. Al nuovo direttore del Boston Globe, Martin Baron, che nel 2002 vuole approfondire quei piccoli fatti confinati nella cronaca - qualche caso “isolato” di prete pedofilo - il cardinale consegna un catechismo, quale gesto arrogante di chi non vuole scendere dal proprio piedistallo ed è certo dei propri dogmi. La conoscenza è una cosa ma la fede è un’altra, è detto nel film, eppoi la Chiesaè transitoria ma Cristo è eterno (amen!).
 


Di fatto, quel riprendere indagini su abusi sessuali venuti alla luce di preti di quella diocesi, è un filone dove il nuovo direttore sente odore di scoop (da non farsi rubare dal giornale concorrente Phoenix), un modo per sospingere le vendite del quotidiano, i cui giornalisti vivacchiavano un po’ fino ad allora, e assistevano impotenti al calo delle vendite. La faccenda era delicata, parlare di quei fatti avrebbe urtato la suscettibilità dei suoi lettori, cattolici per il 53%. Inoltre era un sentire comune che la gente ha bisogno della Chiesa, i preti poi “soccorrevano” i bambini più bisognosi, famiglie povere e con problemi. Se qualche piccolo scandalo veniva denunciato erano pronti avvocati amici del clero, o in business con esso, che con 20000$ risolvevano le cause, una miniera d’oroun sistema, lo schema dei trasferimenti, molestie che si prescrivevano in 3 anni. I “piccoli” fatti di cronaca hanno riguardato il 6% dei 1500 preti di Boston e diverse centinaia nella diocesi del cardinale Law.
 
Mano a mano che i giornalisti scavano scoprono tutto questo e le vittime - ormai adulte dai lontani anni 70, i primi di cui c’era traccia - si decidono a raccontare, originano una cascata di confessioni presso il giornale e la disillusione nel frequentare le parrocchie. I premi di Hollywood al film sono meritatissimi: quando il cinema diventa documento e anche come un giornale può coniugare la ricerca della verità con l’aumento della tiratura e la vittoria nel premio Pulitzer 2003.

 



Lasciare un commento