sabato 23 aprile 2016 - soloparolesparse

Specchi Lontani di Michele Ruggiero

Il sottotitolo spiega molto: Il giovane Cavour e altre storie dell’ottocento.

Michele Ruggiero ci porta infatti in Piemonte alla fine del ‘700 e ci guida fino ad un passo dall’unione nazionale. Lo fa però in maniera particolarmente interessante. Non narra infatti la storia con la S maiuscola, quella che conosciamo (o che dovremmo conoscere), ci accompagna invece in una serie di piccole storie, se vogliamo di contorno, ma in fondo basilari perchè la Storia si compia.

Scopriamo così chi erano i “barbetti” ed entriamo nel mondo dei “briganti” e lo facciamo con grande profondità, scoprendo nomi, personaggi, vite, avventure e come queste storie personali si sono incorciate con la Storia collettiva.

Poi entriamo nelle vicende personali di Giuseppina Bonaparte e di Napoleone stesso, ma in entrambi i casi prima che i due diventassero quello che sono diventati.

E lo stesso accade con altri personaggi storici e con il personaggio principale di Specchi lontani, il conte Camillo Benso di Cavour.

Entrare nella vita di Cavour, dalla nascita (anzi dagli antenati) e seguirlo fino alle soglie dell’Italia è un viaggio affascinante. Ruggiero ci racconta il personaggio, le sue passioni, le sue difficoltà, le sue abilità, gli amori (molti), i rapporti con gli altri. Scopriamo un Cavour poco conosciuto e finiamo per farci amicizia, squarciando quell’inevitabile velo di mitologia che lo avvolge.

Il tutto raccontato con una prosa che ha poco del saggio storico (pur mantenendone la rigorosità) e diventa racconto appasionante.

L’intervista con Michele Ruggiero.




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