martedì 10 settembre 2013 - Flaminia P.Mancinelli

Siria, frammenti di verità

L'Affair Siria è solo l'ennesimo, ma non l'ultimo capitolo di una partita internazionale che Qualcuno gioca senza neppure più camuffare le proprie strategie. E mentre in Italia continua la caccia-diversivo alla volpe-Berlusconi, il resto del Pianeta Blu assiste silente...

«È come se fossi stato cinque mesi su Marte. E ho scoperto che i marziani sono molto cattivi», ha detto Quirico alle telecamere, a pochi metri dall'aereo che l'ha riportato ieri notte in Italia.

E questo trovate in giro sui siti di informazione italiani.

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Domenico Quirico

Si potrebbe dire: a buon intenditor poche parole. Difatti nei pochi secondi di dichiarazioni live rilasciate allo sbarco a Ciampino, Domenico Quirico ha detto un'altra frase chiave, e cioè: «Non è più la Rivoluzione laica che avevo conosciuto ad Aleppo.» Un'altra frase? «Ho cercato di raccontare la rivoluzione ma forse mi ha tradito».

Ecco, ora lascio a coloro che sono stanchi di fossilizzarsi sul tema ben orchestrato della volpe-Berlusconi, l'opportunità di considerare queste poche frasi che il giornalista, rapito per 5 mesi dai ribelli siriani, è riuscito a dire nonostante il buldog Bonino, accorsa ad accoglierlo, cercasse in tutti i modi di fare da filtro tra lui e i colleghi giornalisti presenti all'areoporto romano.

Gli USA e gran parte dell'Europa si preparano ad attaccare "obiettivi sensibili" (cioè basi

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Mappa della Siria

militari?) della Repubblica Araba di Siria, che ha a capo Baššār al-Asad.
La ragione sbandierata? Un attacco contro la popolazione effettuata con armi chimiche.

Il problema è che secondo alcuni, ad esempio Médecins Sans Frontières, un attacco simile c'è stato, ma non c'è alcuna "prova provata" che le armi chimiche siano state lanciate contro la popolazione siriana da parte dell'esercito regolare della Repubblica Araba della Siria.
E allora? Perché questa coalizione internazionale ha deciso di dare una lezione alla Siria di Baššār al-Asad?

Mi rivolgo sempre a coloro che avvertono che sul Pianeta blu ci sono cose più importanti della vicenda volpe-Berlusconi (che così ben gestita ha il potere di calamitare l'attenzione degli italiani), e invito costoro a leggersi qualcosina della storia più recente della Siria. Wikipedia non è senz'altro il Verbo, ma è rapida e alla portata di clic (leggi su wikipedia) Che ne dite di questo regime siriano? Certo non è un bell'esempio di democrazia, anzi assomiglia molto a uno Stato dittatoriale, ma non da oggi.

Strano che USA & company se ne accorgano solo oggi; strano che a capo della politica siriana ci sia di nuovo il tristemente noto partito Baʿth...
Il partito Ba’th: non stiamo assolutamente parlando di agnellini, ma di un duro "regime" dittatoriale, un regime violento che non esita ad assassinare coloro che gli si oppongono. In Siria?
No, il bello è proprio qui. Il partito Ba’th fiorisce in diversi Paesi arabi e soprattutto in... Iraq. Rammentate?

In Iraq, peso il potere, il Ba’th ha instaurato un controllo molto stretto sulle istituzioni e sulla società irachena, in direzione panaraba e socialista anziché nazionalista, appoggiandosi preferibilmente sugli arabi sunniti, soprattutto dopo la presa del potere da parte di Saddam Hussein nel 1979, che però abbandonerà subito l'ispirazione socialista e filo-sovietica e, negli ultimi anni del regime, anche quella panaraba." (tratto da wikipedia).

Ora, non pretendo che voi riusciate a dipanare il groviglio ideologico del vicino e del medio Oriente, ma vi esorto a interrogarvi su quanto accade in quella disgraziata regione.

Guerra sì guerra no: certamente la seconda, come non bastasse la disgraziata azione punitiva contro l'Iraq di Saddam Hussein a dimostrare che l'uso delle armi, seppure alzano vessilli internazionali, non risolvono i problemi.

C'erano arsenali di armi chimiche in Iraq? Sì secondo l'America di Bush, sì secondo l'Inghilterra di Blair. Peccato che nessuno li abbia mai trovati. Forse, nel più organizzato Stato di Baššār al-Asad, armi chimiche sono presenti ed hanno colpito vittime innocenti, ma siamo sicuri di conoscere il mandante?

Le frammentarie dichiarazioni di Domenico Quirico, che ci auguraiamo nei prossimi giorni, escano con approfondimenti alla luce del sole (salvo censure cui il giornalista si trovasse in obbligo di sottostare, in cambio dei soldi presuminilmente pagati per la sua liberazione). Ma già quanto da lui affermato alla luce dei riflettori di stanotte invitano tutti noi a interrogarci: cui prodest una guerra che decapiti, il pur orribile, governo della Repubblica Araba di Siria?

Post scriptum
Tutto cambi affinché nulla cambi: faceva dire a un famoso personaggio del Gattopardo il suo autore, Giuseppe Tomasi di Lampedusa. Così se guardiamo alla storia: non notate un'inquietante similitudine tra la fine di Benito Mussolini e quella di Saddam Hussein?

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Mussolin in Piazza Loreto

In entrambi i casi i rispettivi Stati erano stati liberati dalle forze di una coalizione con a capo di Stati Uniti d'America, ed in entrambi i casi i due dittatori (perchè questo erano, senza sconti da parte nostra) sono stati "giustiziati" da esponenti del loro stesso popolo. Il primo senza neppure la farsa di un processo, il secondo dopo un processo farsa. L'uno impiccato, già morto, a piazzale Loreto e l'altro in un oscuro luogo della provincia irachena.
Con il passare degli anni il sistema si è fatto più sofisticato, è ovvio. E la fine improvvisa, e presto dimenticata, dello sceicco del terrore? Perché quella morte? Quel voler cancellare tutto e in fretta, gettando il corpo (se realmente è successo) in mare? Così si fanno tacere i testimoni scomodi in ambienti mafiosi. Ma qui stiamo parlando del governo americano, di coloro che si ammantano del vessillo di rappresentanti della Democrazia. Che Osama Bin Laden fosse il mandante di azioni terroristiche contro civili non è in dubbio, ma quello che lascia noi osservatori perplessi sono le dinamiche legislative messe in atto per punire i suoi delitti.

Leggo su un blog indipendente che la CIA ha deciso di non diffondere le immagini di Bin Laden morto. E su un altro Blog si rammentano le collaborazioni dello sceicco del terrore e dei Talebani con la CIA contro il governo URSS, su un altro leggo di come anche il presidente egiziano Mubarak fosse un ottimo collaboratore degli States e lo stesso si può dire di un altro stupendo esemplare di democrazia, certo Augusto Pinochet.

Peccato che noi italiani si abbia così poca frequentazione della Storia e ancor più scarsa memoria... Ma gli altri abitanti del Pianeta Blu?

Vi lascio ai vostri pensieri portandovi un esempio di cosa gira sul Web a proposito della guerra in Siria.
Un volantino esplicativo delle ragioni sottese alla coalizione anti-Siria.
È realistico condividere questo punto di vista? Io non lo so, il mio mestiere però mi impone di "comunicarvelo" insieme al resto...

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Volantino Web


5 réactions


  • GeriSteve (---.---.---.34) 10 settembre 2013 13:29

    Articolo interessante, domande importanti.

    Se dovessi scrivere qui tutto ciò su cui concordo e su cui no e i perchè, dovrei scrivere un commento ben più lungo dell’articolo. Estraggo soltanto qualche argomento su cui pronunciarmi brevemente:

    E banale che Mussolini, Saddam Hussein e Bin Laden siano stati uccisi perchè non potessero raccontare le loro connivenze con il "nemico", però non lo si dice quasi mai, quindi apprezzo molto il fatto che ce lo si sia ricordato.

    Mi dispiace però leggere che Bin Laden abbia "collaborato con la CIA in Afganistan" : Osama Bin Laden ha lavorato per la CIA e con i soldi della CIA per arruolare mujjeidin che combattessero in Afganistan e dopo nel Kossovo; Al Quaeda era il data base che aggiornava per la CIA con tutti gli arruolati per conto della CIA. Non esiste alcuna prova che OBL abbia mai smesso di lavorare per la CIA.

    "Guerra sì,  guerra no" : e come mai sarebbe la "guerra no" ? dopo milioni di profughi e oltre 100 000 civili siriani ammazzati, di cui oltre un migliaio gasati, se USA e Francia non intervenissero militarmente la guerra non ci sarebbe?

    Secondo me ci sarebbero proprio tutte le motivazioni per un intervento militare esterno, il problema è che è difficile prevederne i risultati.

    Potrebbe scatenare una guerra ben più vasta? probabilmente sì.

    Però si sarebbe potuta scatenare anche intervenendo militarmente in Spagna contro il golpe di Franco oppure in Boemia o poi in Polonia quando Hitler se le è annesse senza alcuna opposizione internazionale.

    Eppure non lo si è fatto, la guerra (vasta e feroce) c’è stata lo stesso, ed è stato ben più difficile vincerla.

     

    Le anime belle, che invocano le trattative invece che le armi, dovrebbero rileggersi la storia e domandarsi quanti milioni di vittime hanno provocato quelle "trattative" e quei pacifici "non interventi".

    Non si tratta di preistoria: è passato meno di un secolo, e la seconda guerra mondiale sarebbe stata ancor più terribile se ci fosse stata l’arma atomica. Adesso c’è, e proprio in Iran ne stanno costruendo altre, per cui intervenire oggi potrebbe essere meno devastante che intervenire domani.

    GeriSteve


  • (---.---.---.77) 10 settembre 2013 16:07

    caro GeriSteve,
    ho letto con molto interesse il tuo commento e concordo con molte tue considerazioni. Mi permetto di porti altri interrogativi. Non esiste realmente la prova che OBL sia morto e quindi potrebbe tuttora lavorare per la CIA... e allora tutto questo potrebbe far parte di un progetto molto più ampio destinato a destabilizzare in modo definitivo tutto l’Estremo Oriente per poterlo asservire all’Occidente. O diciamola meglio a chi detiene oggi il potere.
    Aggiungo perché solo alcuni Stati devono sottoporre le loro armi nucleari o chimiche alle verifiche dell’Onu, mentre altri le possono possedere?

    E concludo, io sarò una di quelle "anime belle" di cui tu parli, ma sono convinta che nel 2013 dovremmo trovare altri metodi per governare e dialogare: insomma credo che le armi dovrebbe andare in un museo come testimonianza di quando l’essere umano era barbaro e incivile.
    Marinella


  • GeriSteve (---.---.---.34) 10 settembre 2013 18:09

    Mia cara Marinella-anima-bella,

     (ti ho risposto con questa bella rima, ma potrei anche risponderti:

    "Ca nisciuno è fesso", perchè tu non sei affatto fessa, e tu sai già tutto quello che io ti sto rispondendo).

    prima dell’ONU c’era la Società delle Nazioni, era stata fondata con gli stessi presupposti e gli stessi obiettivi: pari dignità delle nazioni, impedire i conflitti e risolvere pacificamente le controversie.

    Ha funzionato abbastanza bene, forse meglio dell’ONU, ma di fronte al golpe in Spagna, alle aggressioni dell’URSS ai paesi baltici e a quelle della Germania non fece più niente, e neanche avrebbe potuto, perchè non disponeva di una sua forza militare. Adesso siamo nella stessa situazione: all’ONU la Russia ha bloccato pefino risoluzioni morbidissime in cui si sarebbe condannato l’uso di armi chimiche in Siria (senza neanche affermare chi le aveva usate). L’ONU oggi è incapace di decidere alcunchè e quindi uccide consapevolmente ogni speranza di affrontare razionalmente le controversie.

     

    La tua convinzione che nel 2013 le armi dovrebbero andare in museo è condivisibilissima, così come era condivisibilissima la stessa convinzione che tanti avevano nel primo dopoguerra. Chi però ha trascurato di armarsi (Polonia, Paesi bassi, Danimarca, Norvegia...) mentre altri si armavano -eccome- ha pagato prezzi altissimi.

     

    Realisticamente, soltanto con la violenza oggi (come ieri) si possono fermare o intimorire certi poteri guerrafondai.

    Cercare di cambiare le cose seguendo principi di civiltà e di rispetto reciproco è fondamentale, ma illudersi di averlo già fatto e sottostimare certi pericoli è autolesionista, anzi: è lesionista, e anche per gli altri, compresi i bambini e le generazioni future.

     

    Sono contraddittorio?

    Sì, ma credo che la contraddizione stia nei fatti , più che in me. Ascolta questa mia contraddizione:

    Io sono convinto che la storia e le nostre vite siano condizionate da poteri forti e oscuri, e che uno di questi derivi da una vecchia società segreta interna alla marina militare britannica che praticava la pirateria, la "Skull & bones", che questa si sia "duplicata" nella marina USA e che abbia causato colpi di stato e stragi, tipo Pinochet e Twin towers. Sospetto fortemente che Pearl harbour sia stata pianificata e realizzata proprio da quel potere oscuro per ottenere l’approvazione degli americani all’entrata in guerra.

    Se non fosse successo e se Hitler non avesse perso la guerra, io sarei cresciuto in una Europa nazista, che avrebbe fatto di me un convinto nazista.

    Sono grato alla Skull& bones ( forse oggi CIA o come la vuoi chiamare) per ciò che ha fatto a Pearl harbour e a circa tremila marinai USA?

    Sì, le sono grato. La considero un nemico mio e della civiltà, ma riconosco che in quel caso il fine valeva bene il mezzo.

    Ti ringrazio per i tuoi interessanti interrogativi: aiutano a riflettere.

     

    GeriSteve


  • (---.---.---.253) 10 settembre 2013 19:34

    articolo surreale.


  • (---.---.---.142) 13 settembre 2013 11:48

    Ho letto l’articolo e poi tutti i commenti. Quello che più mi ha colpito è : articolo surreale. Lo sconosciuto che l’ha postato evidentemente vive in un’altra dimensione. Purtroppo quanto esposto nell’articolo non è per niente "surreale", al contrario è così reale da far paura.
    Luisa


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