venerdì 1 aprile 2011 - Rita De Angelis

Salviamo gli studi di Cinecittà a rischio per colpa dei tagli

Cinecittà Luce rischia il collasso per colpa del taglio ai finanziamenti da parte del ministero dei Beni Culturali. Sono in apprensione le sorti della struttura nata dall’unione dei studi di Cinecittà e dell’Istituto Luce. Sarebbe veramente un paradosso, festeggiare i 150 dell’Italia ed assistere nel contempo alla chiusura di Cinecittà Luce. Lo afferma l’ex Sindaco di Roma Walter Veltroni. Scongiurare la chiusura è un dovere di tutti destra e sinistra. Secondo il presidente del Festival di Roma, Gian Luigi Rondi, spegnere ed annullare Cinecittà significa cancellare l’immagine dell’Italia dal dopoguerra. E’ preoccupato anche il sindaco di Roma, Gianni Alemanno, in quanto dopo Hollywood,

Cinecittà rappresenta la più grande casa del cinema. Anche l’amministratore delegato di Cinecittà Luce, rivolge un appello al governo, perché si trovi una soluzione. Il ministero dei Beni Culturali, allontana la voce di una chiusura imminente, ma ammette che ci sono difficoltà. Il contributo a Cinecittà Luce non potrà essere superiore a otto milioni di euro nel 2011, per effetto dei tagli al Fondo Unico dello Spettacolo. La struttura per il momento non chiuderà, ma tali risorse sono insufficienti per garantire qualsiasi attività e mantenere senza tagli la forza lavoro. Serve quindi un provvedimento che permette a Cinecittà Luce di arrivare sino in fondo alla propria missione e non soccombere. Facciamo in modo che anche il nostro Cinema famoso nel mondo possa essere proprio in prossimità dei 150 anni dell’Italia, una bandiera da sventolare con orgoglio che resti nel tempo e nella memoria di tutti e non come sempre l’ultimo fanalino di coda. Gridiamo con forza Viva L’Italia ed il Cinema!




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