mercoledì 21 marzo 2012 - francesco formisano

Roma: una città sicura...mente a rischio

Si fa sempre più improbabile una riconferma di Alemanno al Comune di Roma. Tra le Olimpiadi e la Formula1 accarezzate e non conquistate, le emergenze affrontate in maniera pessima, lo scandalo Parentopoli ed una città che non è affatto sicura.

A distanza di quasi 4 anni dall’inizio del mandato di sindaco di Roma per Gianni Alemanno è un susseguirsi di brutte notizie. Non bastavano neanche le calamità naturali che lo hanno ulteriormente screditato nelle scorse settimane. Proprio lui che aveva fondato la campagna elettorale sulla sicurezza, continua a ricevere cattive notizie sul fronte di stupri e violenze fisiche varie.

Come riporta il sito nocensura.com le violenze sessuali sono aumentate del 35% rispetto al 2010 ed anche le persecuzioni - note come stalking - sono in lieve aumento. Solo le violenze di gruppo registrano una flessione del 11%, ma nel complesso, la città che hanno sognato quel 53% di elettori che, nell’aprile del 2008, elessero Alemanno sindaco, non è stata conforme alle aspettative. Eppure, come ricordato, il genero di Pino Rauti ne fece un cavallo di battaglia e, nel corso del suo mandato, ha tentato di sopperire con le campagne mediatiche ciò che non era riuscito a portare a termine coi fatti.

Le stesse campagne mediatiche che Alemanno ha condotto contro la Protezione Civile e Franco Gabrielli, colpevoli, a suo parere, di non averlo correttamente informato sulla neve che stava per posarsi sulla capitale. Anche in questo caso le numerose apparizioni non lo hanno completamente riabilitato e la colpa è essenzialmente sua per l’immobilismo di una città che non può reggere il confronto con altre realtà metropolitane abituate a reagire molto meglio a situazioni di questo genere. Per non parlare poi dei sogni svaniti: la Formula 1 prima e le Olimpiadi del 2020 poi, sono stati un altro smacco da digerire per l’ex missino.

E, dulcis in fundo, un altro tasto dolente che difficilmente si dimenticherà nell’immaginario collettivo: lo scandalo di “parentopoli” e di un ribattezzato “sacco di Roma”, libro inchiesta di Nicoletta Orlandi Posti, giornalista di Libero. La città eterna che fa fatica ad andare avanti per via degli ingenti tagli ai servizi ed una larga fascia di popolazione che vive nella disoccupazione o nella precarietà, sicuramente non vede di buon occhio il facile inserimento di amici e parenti nell’Atac e negli appalti ai lavori per la metropolitana, come messo in mostra anche da "Presa diretta".

Insomma una serie di vicissitudini che renderanno quasi impossibile una rielezione di Alemanno come sindaco dell’Urbe; sempre che i cittadini romani si ricordino di tutte queste “bravate” e di come l’amministrazione abbia saputo scarsamente reagire alle diverse emergenze che incontrava nella vita quotidiana.




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