lunedì 12 agosto 2013 - Mauro Guidi

Rimini: i venditori ambulanti scendono in piazza

Non sono un'indovino, ma solo un benpensante (per lo meno così credo) che qualche anno fa , dopo i primi arrivi incontrollati di extracomunitari a Lampedusa, si è posto il problema di ipotizzare un futuro per questa immane schiera di fuggitivi dall'Africa, prevalentemente sahariana e subsahariana, alla ricerca di un possibile mondo migliore. Nacquero in me brutti presentimenti pensando che uno stato così ancora poco strutturato non avrebbe avuto la capacità e la possibilità di promuovere da solo un piano di emergenza per dare a questo popolo errante di bisognosi una possibilità di inserimento reale nel nostro paese.
 
 
Perchè tanto pessimismo? Semplicemente osservando come vengono da sempre risolti i problemi dei nostri connazionali bisognosi di interventi di aiuto (esodati, lavoro ai giovani...). Qualunque iniziativa governativa viene sempre classificata di destra e di sinistra, non utile o inutile, con etichette disgustose ed antiquate che affibbiano paternità politica al bene ed al male.
 
Ingenuità di un mondo che fu, quello del Ventennio fascista, mai superato se non dalla cultura dei Soviet che pensava di proporre in Italia (tra le prime potenze economiche del mondo) un modello civile basato su cellule di partito, sindacati di fabbrica e feste dell'Unità. Questo è il quadro sociale nel quale poi, come ciliegina sulla torta, è piovuto un personaggio del calibro di Berlusconi il quale, secondo me, ha commesso, tra gli altri, l'atroce errore di pensare di accellerare il processo democratico di una nazione così mal messa, ipotizzando una conduzione tecnocratica ed aziendale del governo.
 
Detto questo, intanto sono passate decine di anni di sbarchi ininterroti e drammatici di extracomunitari sulle nostre coste che sono andati ad infoltire sempre più l'orda umana di supersfruttati e sottopagati che oggi costituiscono l'ossatura principale di un enorme mercato (raccolta dei pomodori ed altri ortaggi, venditori ambulanti...) gestito da chi?
 
Una notizia apparsa il 10 agosto su Ansa.it ci fa rendere conto esattamente del diabolico intreccio generato tra questa incontrollata migrazione e la crisi finanziaria ed economica dell'Italia:
 "Da questa mattina fino al 24 agosto sulla spiaggia della cittadina romagnola fanno la loro comparsa - accanto agli uomini delle forze dell'ordine - i vigilanti privati, chiamati, insieme ad alcune decine di volontari di diverse associazioni, a scoraggiare i tanti venditori abusivi che si muovono sull'arenile e che nei giorni scorsi, litigandosi i 'pezzi' di spiaggia migliori, non hanno esitato a innescare risse". 
 
Da oggi, tra i bagni 60 e 150, si muoveranno una sessantina di persone tra vigilantes, bodyguard e volontari di diverse associazioni. Ecco allora la prima risposta spontanea di "categoria" dei vu cumprà : 100-150 venditori ambulanti sul litorale riminese, in massima parte senegalesi, si sono dati appuntamento all'altezza del bagno 121 per poi entrare in spiaggia, privi della loro mercanzia, e camminare sulla riva, tra i turisti, fino all'altezza del bagno 100. I partecipanti alla marcia hanno più volte scandito le parole "lavoro" e "sussidio di disoccupazione". 
 
Quando la drammaticità dilaga arriva, forse per compensazione o per ulteriore dileggio, la comicità: sotto l'ombrellone c'erano di sicuro tanti italiani (uomini e donne) licenziati, esodati ed in attesa di primo lavoro. O, ancora, anziani con la pensione minima sociale da fame a ai quali "un partito" di sicuro ha chiesto solidarietà. 
 
 



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