martedì 27 novembre 2012 - Flaminia P.Mancinelli

Quale IVA sugli e-book?

Se l'I.V.A. è sbagliata il futuro degli e-book muore

Se accade che sia solo un rappresentante della Lega Nord, certo Davide Caparini, a richiamare l'attenzione del Parlamento sulla questione che concerne l'IVA applicata agli e-book (che considera gli e-book non alla stegua dei fratelli cartacei, ma alla stregua di un prodotto tecnologico)... Noi comprendiamo come mai la Lega, negli anni passati, sia riuscita a trionfare in molte regioni del Nord e non solo...

Questa è la tipica aderenza alla realtà dei leghisti, la loro attenzione alle esigenze dei cittadini, punto e a capo.

Citiamo la notizia, dal sito dell'on.Caparini:

(AGENPARL) - Roma, 20 set - La Lega Nord ha presentato una proposta di legge, a prima firma Davide Caparini, responsabile Comunicazione del Carroccio, per la riduzione al 4% dell’Iva sui libri digitali così come è già previsto per libri, quotidiani e periodici cartacei. “I nuovi supporti digitali (pc, tablet, smartphone etc.) – spiega Caparini - consentono la fruizione di contenuti anche non cartacei ma, inspiegabilmente, l`IVA per i testi digitali è rimasta al 21%. Con questa proposta di legge proponiamo l’applicazione di identica aliquota IVA al 4% su pubblicazioni cartacee ed elettroniche, anche distribuite attraverso piattaforma telematica, al fine di incentivare alla lettura, implementare la diffusione di testi, agevolare il risparmio delle famiglie, rispettare l’ambiente e diffondere prodotti ecocompatibili, facilmente aggiornabili ed interattivi”. “I nuovi audiolibri sono supporti indispensabili per i non vedenti e gli ipovedenti e – conclude la nota – questa riduzione dell’Iva è particolarmente opportuna in questa fase, dato che il Paese sta attraversando una gravissima crisi economica con effetti devastanti sulle finanze dei cittadini che vengono vessati da ogni genere di tasse e imposte”. Mondo e e-book

Per i "non addetti ai lavori", per chi non segue da vicino gli sviluppi dell'editoria digitale in Italia, questa mia riflessione potrebbe apparire superflua in un momento di recessione e di crisi come quello che stiamo attraversando. Ma a queste persone io suggerisco di informarsi. Sono anni che ripetiamo l'importanza di una svolta digitale per l'editoria italiana, ma come spesso accade anche l'Europa è di lento comprendonio in merito all'IVA sugli e-book. Ogni Stato fa come gli pare, e i richiami di Bruxelles cadono nel vuoto.

Così capita che Amazon, sfruttando l'IVA al 3% in vigore in Lussemburgo, possa sbaragliare ogni altro concorrente. Domani, o dopodomani, qualcuno magari si accorgerà della posizione dominante di Amazon, ma forse sarà troppo tardi. I possibili competitor del colosso americano avranno già buttato la spugna...

Iva e e-book Già, perché nel settore dell'editoria digitale sono molte le possibilità di sviluppo, ma lo sviluppo - se non vuole diventare monopolio di uno solo - necessita di concorrenza. Altrimenti il più forte, l'Unico che prevale poi si fa le leggi che vuole e stabilisce le sue regole a discapito dei consumatori... È una storia che in passato abbiamo già visto, ma la miopia di chi ci governa sta diventando cecità assoluta.

Nei giorni scorsi, la Federconsumatori (vai al sito →) ha lanciato l'allarme osservando:

«(...) Particolarmente critico caso degli e-reader Kindle di Amazon, le cui modalità d’uso fortemente restrittive hanno portato a chiedersi se sia legittimo limitare la fruizione di e-books acquistati su Kindle store ad un'UNICA categoria di lettori, ovvero la serie Kindle by Amazon. (...) La Federconsumatori sostiene che l’impossibilità di poter separare il contenuto digitale dallo strumento di lettura impedisce la “portabilità” dei contenuti su altri tipi di supporti (Samsung,Sony..) e conferisce indebiti vantaggi commerciali ad Amazon, penalizzando la concorrenza nel settore dell’editoria digitale e limitando il diritto dei clienti.»

Cosa succederà? Cosa pretendiamo come consumatori e fruitori di e-book?
È giusto che tra i drammi delle fabbriche che chiudono, le migliaia di precari che manifestano, chi ci governa -in Italia come nella UE - si preoccupi di affrontare e regolamentare il prezzo dell'IVA degli e-book?
Noi siamo convinti che non solo sia giusto e necessario, ma sia una necessità impellente, prima che sia troppo tardi... prima che gli interessi produttivi e commerciali un un'azienda diventino Dominanti, creino un Trust che soggioghi e alteri per sempre la possibile rivoluzione annunciata degli e-book.



1 réactions


  • (---.---.---.26) 27 novembre 2012 18:00

    ottima proposta


Lasciare un commento