giovedì 21 maggio 2015 - roccob

Piazza Pulita. Questa volta Mentana, a mio avviso, ha toppato (VIDEO)

Nel corso della puntata di “Piazza pulita” andata in onda su La7 lunedì 18.5.2015, sono rimasto colpito, o meglio dire sconcertato, a causa dell’inspiegabile e ingiustificata presa di posizione di Enrico Mentana, famoso e apprezzato direttore del Tg La7 ospite della trasmissione, nei confronti di un dirigente d’azienda in pensione, il signor Succi, pure presente in studio e al quale, a un certo punto, il conduttore Formigli ha dato la parola.

Il predetto Succi, escluso, al pari di centinaia di migliaia di suoi omologhi, da ogni prospettiva di rimborso e/o rivalutazione futura dell’assegno pensionistico, e ciò alla luce delle decisioni adottate dal Governo dopo la recente sentenza della Corte Costituzionale, ha espresso, con argomentazioni a suo avviso evidentemente valide, il proprio disappunto per la discriminazione subita e annunciato di voler seguire tutti i percorsi consentiti dalla legge per tutelare i suoi interessi.

Al che, Mentana ha preso a dargli sulla voce, quasi a beccarlo, rinfacciandogli che dovrebbe essere più che soddisfatto della prestazione di ben 3900 euro lordi mensili, una cifra tale da poter agevolmente tollerare - “si può fare”, “ci può stare”, le precise parole adoperate dal conduttore - il mancato allineamento al costo della vita.

E però, di grazia, perché tanto accanimento da parte del noto personaggio televisivo, quasi calatosi nel ruolo di difensore d'ufficio del Governo Renzi o del Ministero dell'Economia o dell'Inps?

Quando mai! Piuttosto, il direttore Mentana dovrebbe soffermarsi sui suoi, di redditi, che, verosimilmente, sono molte volte superiori alla pensione di 3900 euro lordi al mese del signor Succi.

Lui, si, grazie agli emolumenti di cui gode, ha modo di consentirsi in continuità un adeguato tenore di vita - condizione accennata dalla Corte Costituzionale - anche senza adeguamenti collegati all’inflazione.

In somma, direttore Mentana, da che pulpito viene la predica! Non le sembra di aver perso una buona occasione per starsene tranquillo e zitto sull’argomento?



1 réactions


  • pv21 (---.---.---.202) 21 maggio 2015 19:31

    Ai sedicenti Opinionisti >

    Premessa. E’ comprovato che un dipendente con almeno 35 anni di regolare servizio in imprese private, accantona un portafoglio contributivo tale da coprire il costo della pensione per almeno 22 anni.

    Nulla vieta al governo di restituire il dovuto (o quasi) gradualmente con un piano pluriennale. Inaccettabile è pensare di cavarsela solo con il 10%.


    Cronistoria. Nel DEF, accettato in sede UE, era previsto un "tesoretto" da 2,1 miliardi da spendere per i meno abbienti. Il governo non ha fatto altro che "dirottare" questa cifra sul capitolo rimborso "negata" indicizzazione. Resta così inalterato l’equilibrio di bilancio già raggiunto nel rispetto dei vincoli già definiti in sede UE. 

    Sintesi. Unico sforzo "ragionieristico" fatto dal governo è stato quello di distribuire la somma disponibile fra varie fasce di reddito, partendo dal basso. Arrivati a 3000 euro lordi sono finiti i 2,1 miliardi.

    Ergo. Ragionare di possibili impieghi alternativi (guardando ai giovani) è demagogia da salotto di "benpensanti".

    E’ un esercizio mistificatorio che toglie valore e significato a Parola e Merito ... 


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