giovedì 7 febbraio 2013 - Mauro Guidi

Nozze gay ed adozioni

In Gran Bretagna la Camera dei Comuni ha approvato martedì sera le nozze omosessuali.

Il primo stato ad introdurre questa nuova norma legislativa è stata l'Olanda seguita dal Belgio nel 2006, dalla Spagna sempre nel 2006, dalla Norvegia e dalla Svezia nel 2009 e dal Portogallo dal 2010. Nel resto del mondo una analoga legislazione è vigente in Islanda, alcuni stati degli Stati Uniti, Canada, Sudafrica, Argentina e Messico.

Alcuni di questi stati hanno completato la norma legislativa con la possibilità della coppia gay di adottare un bambino. In Italia per ora la legge è ancora in costruzione. Comunque sono due possibilità legislative (nozze gay ed adozioni) che hanno necessità di un diverso approfondimento perché per quanto riguarda le nozze tra omosessuali si tratta di un sacrosanto diritto personale che non può essere confutato, mentre l'adozione prevede l'assunzione di responsabilità nei confronti dei diritti di un minore. Questo complica terribilmente il problema che necessita di ulteriori approfondimenti. La famiglia è il nucleo fondamentale della società per questo semplice motivo non è importante la composizione della famiglia, quanto la qualità della famiglia.

Per ulteriore chiarezza del mio pensiero voglio insistere nel dire che è un falso problema pensare se una famiglia sia composta da una coppia eterosessuale od omosessuale: l'importante è che in ogni caso il rapporto sia vissuto con consapevolezza dei reciproci diritti e doveri.


 



2 réactions


  • (---.---.---.79) 7 febbraio 2013 17:46

    Sei molto vago.

    In ogno caso l’alternativa non è tra famiglia "naturale" (maschio-donna) e altra famiglia (coppia gay), ma tra orfanotrofio, composto da soli preti o da sole monache e coppia gay.

    La domanda quindi è: dove cresce meglio un bambino, che per un qualsiasi accidenti è privo di genitori naturali, in un orfanotrofio o in una famiglia gay?

    Sul piano affettivo non c’è confronto, la famiglia gay di sicuro può garantire molto di più.

    Per chi come me è convinto che l’essere gay non è conseguenza di " comportamenti viziosi", di acquisizioni culturali, ma di fisiologia (gay ci si nasce) il vivere in una famiglia gay non comparta assolutamente che il bambino diventi pure lui un gay. Quindi meglio l’adozione da parte di coppie gay.


  • paolo (---.---.---.161) 11 febbraio 2013 09:37

    Sacrosanti tutti i diritti (e doveri) ,gli omosessuali sono prima di tutto " persone " .
    Adozione no ,assolutamente no e non c’entra nulla con la concezione religiosa ,io sono ateo e laico.
    La "qualità della famiglia " deve poggiare quanto meno sul presupposto naturale della procreazione dal momento che non sta scritto da nessuna parte che una coppia gay è per definizione più " qualitativa " di una coppia eterossessuale .Si potrebbero riprodurre gli stessi problemi aggravati dalla innaturalezza del rapporto .

    L’omosessualità non è una malattia ,nella stragrande maggioranza dei casi è un disturbo indotto della personalità . I rischi che il modello comportamentale possa riprodursi sul minore adottato sono altissimi ,senza contare il disagio psicologico a cui andrebbe incontro nel suo inserimento sociale.
    Il fatto poi che altri stati abbiano una legislazione che lo permette non deve assoltamente influenzarci ,piuttosto cerchiamo di acquisire ciò che di buono esprimono questi paesi e non quello che è palesemente negativo (come in questo caso ) .Tanto per fare un esempio ,negli Stati Uniti(ed in molti altri paesi) la vendita di armi è libera ,allora lo facciamo anche noi ? la pena di morte la adottiamo anche noi ? .
    Rispondere please .


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