sabato 24 giugno 2017 - Yvan Rettore

Neoliberismo? Un sistema sbagliato e da buttare

I colpi di coda di un corpo morente stanno nella logica stessa delle cose e possono essere davvero pericolosi e dannosi per coloro che li subiscono.

Il neoliberismo è un corpo morente, nel senso che sta vivendo una agonia irreversibile che volenti o nolenti porterà l'insieme dell'umanità in un tempo non lontano a dover operare delle scelte diverse sul come vivere insieme sul pianeta Terra.
Sconvolgimenti importanti avverranno non soltanto nella nostra vita quotidiana, ma anche nel nostro modo di approcciarci al prossimo, nell'intendere il lavoro e nel pensare il nostro futuro.
Una rivoluzione epocale già in atto, ma silenziata dai media di regime perché spaventosamente deleteria per tutti coloro che finora hanno mangiato alla greppia di questo sistema che si è rivelato il più distruttivo e feroce che l'umanità abbia mai conosciuto.
E la classe dirigente?
Brilla per la sua completa assenza e incapacità nel riuscire anche solo a pensare ad un superamento del neoliberismo. 
E il problema di cui questi grandi personaggi mediatici non sono affatto consapevoli è che le logiche stesse su cui poggia questo sistema sono esattamente le stesse che ne stanno minando progressivamente le fondamenta.
Una "bomba ad orologeria" che non si può fermare se non compiendo delle svolte radicali a livello sociale ed economico e quindi anche sul piano politico.
La cultura occidentale, contrariamente a quelle presenti nel Sud del mondo, non risulta però pronta ad accettare simili cambiamenti e si rintana nell'affannoso mantenimento delle perverse logiche attuali perché impaurita di fronte all'ignoto che si presenterà successivamente.
In parole povere, "Meglio rimanere schiavi e accettare ogni sopruso, piuttosto che agire per andare oltre lo schifo attuale"!
E' però un comportamento a tempo determinato perché il neoliberismo per continuare ad imporsi e a sopravvivere può soltanto radicalizzare la sopraffazione e l'oppressione dei popoli che ha per ora sotto il proprio dominio.
Ma gli aspetti ambientali e finanziari in continuo netto peggioramento da diversi lustri ormai e l'impoverimento crescente di masse di milioni di esseri umani porteranno ad una sua inevitabile quanto tragica implosione.
Perché come si suol dire, "quando non si ha più nulla da perdere, si finisce col passare all'azione" e a trovare quel coraggio e quella forza che sono alla base della sopravvivenza stessa di ogni essere vivente.
L'aspetto più grave è rappresentato dal fatto che le logiche distruttive su cui poggia il neoliberismo sono talmente veloci nel'espandersi che non sono manco prevedibili e causeranno sicuramente tanto dolore e sofferenze. 
Ma tale processo rimane irreversibile perché il sistema è sbagliato e del tutto irriformabile. 
Come dice Latouche, è meglio buttarlo via del tutto e crearne uno nuovo di sana pianta, ma è ovvio che ciò non si farà in un giorno. 
Personalmente, affermo che la più grande utopia del nostro tempo è credere che il neoliberismo possa avere un futuro!
 
Yvan Rettore



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