venerdì 26 maggio 2017 - Ada Aliprandi

Napoli | Il primo Festival Italiano dello Sviluppo Sostenibile: verso una società più equa e rispettosa dell’ambiente

Non può esserci sviluppo sostenibile senza una riduzione della diseguaglianza.

Dal 22 maggio al 7 giugno 2017, l’Alleanza Italiana per lo Sviluppo sostenibile (ASviS) – realtà che riunisce attualmente oltre 160 tra le principali organizzazioni della società civile italiana – organizza il primo “Festival dello Sviluppo sostenibile“, una manifestazione di sensibilizzazione e di elaborazione culturale-politica, diffusa su tutto il territorio nazionale. 

Il tema del convegno inaugurale del Festival dello sviluppo sostenibile -“2030. Che nessuno resti indietro”-, del 22 maggio a Napoli, è stato declinato su quattro aspetti fondamentali: la scuola, le imprese, l’alimentazione e la povertà. Viene messo in chiaro quello che è oggi il più grande problema del mondo: la crescita incontrollata della diseguaglianza. Il portavoce dell’ASviS Enrico Giovannini, nella sua relazione, ha sottolineato la necessità di un cambio di mentalità perché il vecchio paradigma della crescita non funziona più: i Paesi industrializzati cresceranno meno, ed è necessario costruire il benessere collettivo su nuovi parametri. Nella sessione “Un reddito per tutti?” Maurizio Ferrera (Università degli Studi di Milano) ha «confermato – come spiegano dall’ASviS, che del Festival è l’organizzatore – la necessità di un reddito di inclusione contro la povertà, come esiste negli altri Paesi europei, ma ha avvertito che se non si risolve il problema del basso tasso di occupazione in Italia questo strumento può rivelarsi molto costoso». «Sì al reddito minimo – ha aggiunto l’economista Fabrizio Barca, ministro per la Coesione territoriale durante il governo Monti – ma solo se coniugato con un welfare locale di comunità che sia in grado di estrarre e far pesare la conoscenza necessaria per un disegno a misura di ogni singola persona». Fabrizio Barca, conclude la giornata, approfondendo il legame inscindibile che unisce la lotta per la riduzione della disuguaglianza con la promozione di uno sviluppo sostenibile.

Il Festival accetta la sfida di cambiare il pianeta: disegnare e realizzare politiche e strategie volte a conseguire i 17 obiettivi - uno per ogni giorno dell'evento, di sviluppo sostenibile (SDGs nell’acronimo inglese, da Sustainable Development Goals) che l’Italia ha sottoscritto nel settembre 2015 nell’ambito dell’Agenda 2030 dell’Onu . Tra questi: ridurre la povertà, porre fine alla discriminazione di genere, ridurre la disoccupazione giovanile, proteggere i mari dall’inquinamento, migliorare il ciclo produttivo e la qualità della vita, definire strategie a lungo termine per garantire cibo e acqua alla popolazione mondiale.

Il primo incontro, rivolto al pubblico, ma in particolare indirizzato a insegnanti e studenti, si aprirà giovedì 25 maggio alle ore 16 presso la sala conferenze del MUSE  - Museo delle Scienze di Trento- con i saluti del direttore, Michele Lanzinger e del segretario generale di FBK Andrea Simoni.

Sul sito del Festival (www.festivalsvilupposostenibile.it ) potrete trovare tutte le informazioni: la conferenza stampa di presentazione, il calendario degli eventi filtrato per data, luogo o tema, l’elenco dei protagonisti,cosa fare per partecipare in forme d’impegno in prima persona.




Lasciare un commento