sabato 21 gennaio 2017 - Doriana Goracci

Messico | Isidro Baldenegro, ucciso perché proteggeva i boschi della Sierra Tarahumara

 

Isidro Baldenegro, figlio, e Julio Baldenegro padre, difendevano i boschi della Sierra Tarahumara dai cacciatori di legname; Berta Cáceres difendeva i fiumi nell'Honduras nord occidentale. Stessa passione, comune destino di essere uccisi senza pietà, lottando.

Isidro Baldenegro Lopez aveva 51 anni fino al 15 gennaio 2017. Attivista ambientale e difensore delle foreste della Sierra Madre nel Messico occidentale, è stato ucciso di domenica a casa di un parente dove si nascondeva per via di tutte le minacce di morte che aveva ricevuto, con sei colpi di pistola. 
 
Sembra una maledetta favola reale di famiglia perché anche il padre, Julio Baldenegro, alcuni uomini armati lo uccisero nel 1986. Entrambi sono stati i leader degli indiani Tarahumara, che hanno lottato per difendere i boschi. 
 
 
I Tarahumara, popolazione che vive tra i canyon della Sierra Madre Occidentale nel nord del Messico, dove si è ritirata cinque secoli fa per sfuggire agli invasori spagnoli, racconta da sempre che "Ogni stella del firmamento è un Indiano Tarahumara – gli uomini ne hanno tre e le donne quattro, dal momento che esse generano nuova vita – la cui anima si è finalmente spenta".
 
Corrono tutti, donne, bambini, uomini, giovani e anziani corrono senza problemi per oltre 300km. Spero che corra anche questa storia, e che lasci tracce evidenti di lotta non violenta e straordinario rispetto e amore per la Terra, come pratica quotidiana, rivoluzione umana.
 
 
Isidro ha fondato il gruppo di Fuerza Ambiental, come altri ha deciso di lottare nella sua vita anche se, come dice Greenpeace, la difesa di queste foreste è diventata una causa molto pericolosa: "Negli ultimi anni... repressione, tortura, detenzione e, in alcuni casi la morte, solo perché ci si è opposti al business del taglio di alberi". Anche Isidro Baldenegro Baldenegro è stato assassinato come l'attivista Berta Cáceres che aveva tentato di paralizzare un devastante progetto idrico in Honduras, il suo paese.
 
Scrive Avvenire: "Baldenegro, inoltre, è il secondo vincitore del Golman ad essere ucciso, dopo l’honduregna Berta Cáceres, massacrata il 3 marzo 2016. Segno che nemmeno la notorietà internazionale, riesce più a proteggere gli attivisti. In gioco ci sono miliardi di dollari. Specie ora che la fame di risorse s’è fatta drammatica". 
 
 
Cosa ci danno gli alberi? Come scrive Fuerza Ambiental su Facebook: "Gli alberi sono indispensabili per la vita sulla terra. Oltre a fornirci un'infinità di prodotti (legno, cibo, medicine, ecc. ), i boschi sono chiavi per la regolazione del clima a livello globale; ospitano numerose specie di Flora e fauna, contribuendo alla conservazione della biodiversità; agiscono come depositi di carbonio, controllando così l'effetto serra; trattengono i pavimenti e, pertanto, diminuiscono l'erosione e la desertificazione; favoriscono la fertilità agricola e regolano il ciclo dell'acqua, tra gli altri vantaggi". 

Per la morte violenta imposta a Berta Caceres avevo scritto: "non abbiamo necessità di eroi ma di una comunità che agisca localmente e pensa globalmente, unita per la Vita".

Oggi scrivo "Por favor, salvemos al mundo"

Doriana Goracci




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