mercoledì 28 giugno 2017 - Anna Maria Iozzi

L’ispettore Coliandro: in corso le riprese della sesta stagione

È un ispettore di polizia in servizio a Bologna. Le sue doti investigative sono spesso messe in discussione dai suoi superiori, a causa di una certa predisposizione a cacciarsi nei guai.

È Coliandro, il noto personaggio nato dalla penna di Carlo Lucarelli e interpretato dall’attore, Giampaolo Morelli.

Diretta da Manetti Bros, la fiction ripercorre le vicende di un ispettore impacciato che, grazie al suo intuito, riesce a risolvere i casi più disparati.

«È una serie piccola che è andata molto bene fin dalla prima stagione, nel 2006. Quando Raidue ha tagliato i fondi per la produzione, è stata chiusa. Ma non ci siamo lamentati e abbiamo rispettiamo le loro scelte, anche se i fan si sono arrabbiati. Poi però sono tornati i soldi e a sorpresa siamo riusciti a girare altre sei puntate», afferma Giampaolo Morelli.

«Ci siamo chiesti se modificarlo, ma Carlo Lucarelli, che ha inventato nei suoi libri questo personaggio, lo ha scritto così bene che abbiamo deciso di lasciarlo così com’è. Coliandro farà come al solito il tappa buchi, avrà incarichi schifosi, sostituirà i colleghi in ferie sempre nella speranza di ottenere prima o poi incarichi importanti. Ma il suo talento a risolvere i casi, più a botte di fortuna che grazie all’intuito, non gli verrà mai riconosciuto. In amore, poi, sarà alla ricerca costante di una storia, di un nido. Non ha tanti amici, è spigoloso, vive in un suo mondo. Spera ogni volta che la vita cambi, ma alla fine piomba sempre nella solitudine».

È un personaggio adorabile che rende alla perfezione, ma non gli somiglia per niente. «L’unica cosa che ci lega è che non siamo persone mondane e festaiole, anche se lui, contrariamente a me, spera sempre che qualcuno lo inviti», spiega l’attore.

Il Siulp, il sindacato della polizia, ha premiato il suo personaggio definendolo: «un poliziotto più vero del vero, più umano dell’umano».

Per la prima volta un poliziotto della tv o del cinema ha ricevuto il Premio Franco Fedeli. «Ma quello che più mi ha commosso sono state le motivazioni dei poliziotti che mi hanno scritto: «Ci hai fatto sentire più leggeri e liberi, non imprigionati negli stereotipi». Coliandro è un uomo comune in cui tutti si riconoscono. Anche se vive avventure rocambolesche e assurde, lui resta il più vero», conclude con soddisfazione l’attore.

Da mesi, a Bologna, è stato allestito il set per le riprese della sesta serie.

Finora non sono giunte delle conferme ufficiali sulle prossime stagioni, ma l’intenzione della Verafilm, la società di produzione della fiction, pare che sia quella di mettere in cantiere la settima e, visti gli ottimi ascolti, non potrebbe essere altrimenti.




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