martedì 27 settembre 2011 - Fabio Barbera

Kublai Camp: tra arte, innovazione, creatività

La creatività come punto di partenza per l'innovazione e il progresso, si sviluppa così la terza edizione del Kublai Poroject presso il Museo Nazionale delle Arti del XXI secolo. C’eravamo anche noi di AgoraVox.

Tremila iscritti sulla piattaforma Kublai quattrocento progetti di sana creatività e una gara per aggiudicarsi dei finanziamenti per rendere reale la propria idea. Sono questi i numeri della terza edizione del Progetto Kublai: un ambiente collaborativo di progettazione pensato per i creativi che hanno un'idea e l’esigenza di un aiuto per svilupparla, promosso dal Dipartimento per lo Sviluppo e la Coesione Economicadel Ministero dello Sviluppo Economico e con la collaborazione di Invitalia, l'Agenzia nazionale per l'attrazione degli investimenti e lo sviluppo d'impresa.

Così all’interno dell’evocativa location del Museo Nazionale delle Arti del XXI secolo si è svolta una giornata di workshop, tavole rotonde, dibattiti all’insegna della promozione di progetti mirati allo sviluppo. E proprio i progetti sono stati al centro dell’attenzione all’interno del Kublai Award 2011, il premio per la creatività e l’innovazione sociale: 6 i candidati al premio di 5.000 euro (e il sostegno del team organizzatore) che, giunti in finale, si sono sottoposti all’analisi di una giuria di esperti. A vincere è stato il progetto “Fund For Culture” ed ecco, qui di seguito, l’elenco del 6 progetti candidati:

Progetto “Fund For Culture”: promuovere la cultura attraverso il sostegno dal basso!

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L’idea nasce dal sistema “social” che propone una ricerca di fondi fai-da-web mirati alla promozione della cultura in tutte le sue molteplici sfaccettature. Attraverso la community il progetto mira a favorire l’incontro tra chi vuole fare cultura in Italia e chi vuole sostenerla a partire da piccole donazioni. Nel mondo questa modalità di finanziamento è nota come crowdfunding – letteralmente finanziamento del pubblico – e si riferisce alla raccolta fondi dal basso, sostenuta dalle persone che con tanti piccoli contributi, goccia a goccia, possono contribuire alla realizzazione di un grande progetto. Con Fund For Culture questo sistema viene messo al servizio della cultura. Con venticinque milioni di donatori già attivi nel mondo il supporto del web può aiutare a finanziare iniziative culturali – come ad esempio mostre, restauri, archivi, pubblicazioni, spettacoli e film - promosse da artisti, associazioni no profit, fondazioni culturali, istituzioni pubbliche. Fund For Culture nasce per rispondere al bisogno degli operatori culturali di risorse monetarie alternative a quelle consolidate, sempre più scarse e sporadiche, e dalla necessità crescente dei cittadini di intervenire personalmente per vivere in un Paese migliore e di farlo non sentendosi isole. L’iniziativa si trova sul sito www.fundforculture.org e su facebook.

Progetto “I-KIWI”: contro il bullismo una sensibilizzazione pervasiva

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I-KIWI è un programma di prevenzione orientato sull’educazione sessuale e affettiva, educazione alimentare, prevenzione del bullismo, prevenzione della tossicodipendenza e molto altro rivolto principalmente agli alunni della scuola dell’obbligo primaria e secondaria, erogato all’interno di un portale ad accesso protetto. I-KIWI risponde al crescente bisogno delle scuole, rispetto alla necessità di informare e formare efficacemente i discenti sui temi della prevenzione, utilizzando risorse economiche contenute ed i media già in dotazione alle scuole stesse, di ogni ordine e grado (computer, connessione internet, LIM), attraverso gli strumenti della didattica digitale, quali corsi in elearning, alternative reality games, forum tematici, edu-games, ecc., fruibili all’interno di una piattaforma dove è possibile imparare sperimentando, in una modalità cooperativa e collaborativa, con la supervisione di tutor esperti ed attenti. I-KIWI integra l'apprendimento formale, operato attraverso la didattica classica, che si esplicita negli strumenti sopracitati, con l'apprendimento informale, attraverso gruppi di discussione e peer-education, operata sia tramite gli strumenti sociali offerti dalla piattaforma (wiki, forum, ecc), sia attraverso i principali social network, popolari tra i ragazzi, nei quali i tutor agiscono come facilitatori dell'apprendimento. Il progetto offre anche un servizio di consulenza medico-psicologica online alle scuole, fruibile da studenti, genitori e insegnanti, sia a pacchetto che on demand, volto a sopperire alla mancanza dello sportello psicologico scolastico e finalizzato all’individuazione precoce di situazioni di disagio e alla loro tempestiva risoluzione attraverso l’invio sul territorio o, se possibile, la presa in carico online. Per saperne di più il sito è http://www.i-kiwi.org e su facebook la pagina di riferimento si trova a questo indirizzo www.facebook.com/pages/I-KIWI/113784758707358.

Progetto “ProCivibus”: un’idea di protezione civile partecipata

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ProCivibus è una iniziativa no profit che utilizza il Web2.0 per consentire a tutti i cittadini di partecipare alla raccolta dati necessaria per la pianificazione delle emergenze. Con ProCivibus infatti si rende attivo un servizio on-line che permette ai cittadini ed ai membri delle strutture operative della Protezione Civile di fornire, alle Amministrazioni Locali, tutte le informazioni di cui dispongono, utili ai fini della pianificazione di emergenza in una sorta di social network di servizio con cui è possibile produrre dettagliate schede informative relative ad elementi esposti a rischio (scuole, edifici privati, alberghi,monasteri, chiese, musei, le pinacoteche, le biblioteche, ecc..); servizi di pubblica utilità (Ospedali, Pronto Soccorso, Guardia Medica, 118, Mass-media, Discariche, Servizi di Telecomunicazione); risorse disponibili in emergenza (risorse umane e strumentali); strutture operative della Protezione Civile (associazioni di volontariato, Croce Rossa, Vigili del Fuoco, Carabinieri, Polizia, Corpo Forestale dello Stato, Università e Centri di Ricerca, Dipartimenti e Laboratori, Enti Locali, Aree di Accoglienza ); fonti di pericolo (industrie a rischio di incidente rilevante, tratti stradali critici); eventi pericolosi (incendi, frane, scosse, incidenti stradali, ecc.). Tutte le informazioni gestite dal servizio, poi, sono georeferenziate e localizzate attraverso una mappa. L'iniziativa è visionabile sul sito www.procivibus.it e via facebook.

Progetto “Punto Street”: il turismo esperienziale tra borghi medievali e giovani skaters

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“.sTRit” (si legge punto strit) è un progetto che ha come elemento centrale una manifestazione musicale e sportiva interattiva che si terrà a San Gemini (Terni), il secondo week end di Giugno 2012. L’idea nasce con l’intento di raccogliere una sfida: dimostrare la possibilità di connessione fra territorio e musica, pianificando un evento per promuovere il patrimonio naturale e culturale a disposizione gestendo nuovi flussi turistici e nuove forme di fruizione dei borghi. Siamo nell’ambito del cosiddetto turismo esperenziale, segmento del turismo culturale, già perseguito nella regione Umbria, vedere esempi come i festival di Umbria Jazz e dei Due Mondi, da anni consolidatisi come veri e propri punti di riferimento del settore, capaci di offrire il modello Umbria a turisti sia italiani sia stranieri. Tali tipi di manifestazioni generano quindi flussi di repeaters, ossia visitatori fidelizzati che tornano per ripetere determinate esperienze, aggiungendo di volta in volta ulteriori scoperte delle altre risorse del territorio. Il progetto entra in questo settore rivolgendosi a un pubblico specifico: quello potenzialmente innovativo e propositivo dei ragazzi, per offrire loro l’opportunità di scoprire un territorio suggestivo senza dover attendere la maturità, offrirgli spazi e valorizzarli come risorsa, in un periodo storico nel quale spesso appaiono più come un problema e in cambio riceverne energia e nuovi punti di vista essenziali alla valorizzazione dei borghi stessi. L'iniziativa si traduce così in un festival di tre giorni di contaminazione “urbana” nell’addormentato borgo medioevale. 

Progetto “Triddles”: un viaggio lungo tutta l'Europa, una caccia al tesoro suggestiva e coinvolgente

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Una caccia al tesoro interattiva e reale lungo tutto il territorio europeo da consumare in treno con l'aiuto di un navigator on-line che attraverso il cellulare offra aiuti, consigli e suggestioni? Questo è Triddle, un progetto basato ancora una volta sul turismo esperienziale e su un nuovo modo di viaggiare, risolvendo enigmi e superando prove legate ai territori che si visita, collaborando con nuove persone e allargando i propri orizzonti. Un viaggio da realizzare in treno (così si rispetta anche l'ambiente) conoscendo culture e territori attraverso le prove che si dovranno via via superare e che porteranno a scoprire gli aspetti più nascosti delle realtà locali visitate.. Il progetto si trova sul sito www.triddle.org e su facebook .

Progetto “Un libro in mezzo al mare”

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Dalla libreria al museo esperenziale, un progetto culturale per la città di Palermo che parte dalla creazione di una particolare casa editrice (che basa i suoi obiettivi editoriali sulla condivisione , l'esperienza, la virtualità) e arriva alla realizzazione del Children's Museum basato sull'interazione culturale con i più piccoli a cui viene offerto un uso più interattivo della lettura attraverso il racconto, la visita degli ambienti e dei personaggi attraverso attività di laboratorio e teatro, esperienze dirette di quanto letto all'interno delle opere di narrativa: "può capitare alla lettura di un'opera come Alice nel paese delle meraviglie che i bambini vengano invitati a prendere il the con il cappellaio matto - afferma Serena Ferrara ideatrice del progetto - e con lui interagire, fargli delle domande, avere esperienza del racconto letto poco prima". Un'idea sicuramente ludica, intelligente e coinvolgente!




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